Perché gli uccelli si scontrano con oggetti costruiti dall’uomo

Dagli infissi degli uffici ai tralicci della luce, dalle turbine alle pale eoliche, i grandi mezzi costruiti dall’uomo sono causa di scontro per molte specie di uccelli; sono oggetti talmente integrati nel paesaggio che all’occhio umano risultano quasi invisibili.

Un recente studio pubblicato su IBIS, la rivista internazionale di scienze ornitologiche, propone un nuovo approccio per comprendere quale sia la visione del mondo degli uccelli e perché essi trovino tralicci e turbine così difficili da evitare in volo.
Il problema delle collisioni dei volatili è diventata una seria preoccupazione per i conservazionisti: gli impatti sono così frequenti da costituire una minaccia alla sopravvivenza delle specie. La ricerca sostiene che la mortalità degli uccelli causata dall’impatto con gli artefatti umani sia la peggiore causa antropica non-intenzionale.
In Europa, secondo una stima effettuata in un arco temporale di oltre 16 anni, circa il 25% dei giovani e il 6% degli adulti di cicogna bianca Ciconia ciconia muoiono fulminati ogni anno o a causa degli impatti con i tralicci. “Dal punto di vista umano sembra bizzarro che gli uccelli si scontrino con questi grandi oggetti così spesso, quasi come se non li vedessero. È risaputo che il volo degli uccelli è controllato prevalentemente dalla vista, concetto espresso perfettamente nel detto “un uccello è un ala guidata da un occhio”, afferma il Professor Graham Martin dell’Università di Birmingham. “Tuttavia, gli uccelli vivono in un mondo che ha una visione molto diversa da quella dell’uomo”. Continue reading