6 giugno 2012: transito di Venere tra la Terra e il Sole

Scritto da:
Leonardo Debbia
Durata:
1 minuto

Tutti con il naso all’aria, all’alba del 6 giugno prossimo! Venere transiterà davanti al disco del Sole e sarebbe davvero un peccato perdersi un evento del genere, frutto dell’allineamento prospettico di Terra,Venere e Sole; allineamento già verificatosi nel 2004 e che si ripeterà solo nel 2117, tra 105 anni! L’evento è da considerarsi quindi il “transito finale del XXI secolo”.

Due raccomandazioni, però, sono necessarie: rimettere la sveglia per la levataccia che ci attende, vista l’ora (attorno alle 5.30) e provvedere a proteggersi bene gli occhi. Il passaggio di Venere davanti al disco solare sarà visibile a cominciare dall’ora della levata del sole e quindi differirà a seconda del posto in cui ci troveremo quel giorno. A Roma, ad esempio, sorgerà alle ore 5.39. Come si è sempre fatto in casi di osservazioni di eclissi di Sole, è necessario disporre di un’opportuna protezione per gli occhi onde evitare danni molto gravi, anche irreparabili, alla retina. Per questo, è sufficiente un semplice vetro affumicato (non “fai da te”!), reperibile in qualsiasi negozio di ferramenta o, meglio ancora, un paio di occhialini appositi, del tipo di quelli usati dai saldatori.

Ma, in pratica, cosa vedremo? Proviamo a descrivere i diversi momenti del “transito”.

Premesso che in Astronomia con il termine “transito” si intende l’occultazione di un corpo celeste da parte di un altro che si interpone tra il primo e l’osservatore, esaminiamo brevemente  i moti di rivoluzione dei pianeti. Le orbite della Terra e di Venere non stanno sullo stesso piano, ma su piani inclinati l’uno rispetto all’altro di un angolo di 3,4°, per cui noi abitualmente vediamo transitare Venere o al di sopra o al di sotto del disco solare. Un evento come quello del 6 giugno presuppone che i tre corpi celesti siano disposti in linea o come, si dice anche, siano “in congiunzione”.

 Schematizzazione dell’angolazione tra i piani orbitali della Terra (linea blu) e di Venere (linea rossa). Le uniche posizioni in cui si ha l’allineamento sono i punti A e B.Attenzione: le dimensioni non sono in scala. (da Istituto Nazionale di Astrofisica)

Mediamente, si hanno due allineamenti (e quindi transiti) ogni secolo. Lo schema dei passaggi si ripete in cicli di 4 eventi, così distanziati: tra il primo ed il secondo transito passano 8 anni; il terzo transito avviene dopo 121,5 anni e il quarto dopo altri 8 anni. Trascorsi 105,5 anni da quest’ultimo transito, il ciclo si ripete. Complessivamente, quindi, questo schema impiega 243 anni.  L’ultima coppia di transiti (quelli intervallati di 8 anni) è avvenuta, rispettivamente, nel 1874 e nel 1882. Il primo transito della coppia attuale è avvenuto l’8 giugno 2004 e il prossimo è previsto il 6 giugno 2012. Dopo questa data, l’altra coppia di transiti avverrà l’11 dicembre 2117 e nel dicembre 2125. Prima dell’8 giugno 2004 nessuna persona vivente quel giorno aveva assistito ad un transito di Venere, dato che il precedente era avvenuto il 6 dicembre 1882. Il passaggio seguente a questo del 6 giugno avrà luogo nel 2117. Quindi il 2012 sarà l’ultima occasione, per la maggior parte dell’umanità attuale, di poter assistere a questo straordinario evento celeste.Storicamente, il primo transito di cui si abbia notizia fu osservato e documentato nel 1639 dall’astronomo inglese Jeremiah Horrocks, che lo aveva previsto e che ebbe modo di contemplarlo nel villaggio di Much Hoole nel Lancashire, Inghilterra, mentre un suo “collega”, William Crabtree, lo potè vedere a Manchester. I due osservatori furono i primi e unici spettatori del tempo.

Transito di Venere davanti al Sole l’ 8 giugno 2004

Tornando al passaggio imminente, questo inizierà, per quanto riguarda l’Inghilterra e i Paesi con l’ora di Londra, intorno alle 23.04 del 5 giugno (ora del tramonto del Sole sul Regno Unito) e durerà poco più di sette ore.  Agli osservatori Venere apparirà come un pallino nero sul disco del Sole (vedi foto) e descriverà un arco verso la parte settentrionale del disco solare, uscendo dal bordo destro verso le ore 5.55 del 6 giugno. Sfortunatamente, di tutto questo percorso in Italia sarà visibile solo l’ultimo tratto, la fase finale dell’evento, che avrà una durata di circa un’ora, variabile a secondo della latitudine da cui avviene l’osservazione. A Roma, ad esempio, si potrà vedere dalle 5.39, nel momento in cui sorge il sole, alle 6.34, orario di uscita (o contatto esterno).  La fine del transito subirà differenze di pochi minuti nelle diverse località, in funzione  della latitudine da cui si osserva e dell’altezza del Sole sull’orizzonte: indicativamente, gli orari del contatto interno e della completa scomparsa di Venere dal disco solare avverrà indicativamente dalle ore 6.38 alle ore 6.55, con una differenza massima di 17 minuti .

Il pianeta è circa 1/32 del diametro del Sole, per cui il fenomeno sarà visibile, ma assolutamente sconsigliabile ad occhio nudo, nuvole permettendo. Sotto il punto di vista scientifico, nei secoli 18° e 19° questi passaggi hanno permesso di determinare il valore accurato della distanza Terra-Sole, chiamato Unità Astronomica (AU), tenendo però presente che questo valore varia leggermente nel tempo. Oggi, gran parte dell’interesse risiede nella rarità dello spettacolo astronomico in sè, nelle connesse opportunità educative e nel senso di un legame con eventi importanti per la storia della scienza e dell’umanità. Gli attuali astronomi considerano i “transiti” soprattutto come un modo con cui individuare e caratterizzare la presenza di eventuali sistemi planetari attorno ad altre stelle. Il passaggio del 2012 sarà seguito, oltre che dai vari osservatori sulla Terra, dal telescopio spaziale Hubble e dalla missione Venus Express, attualmente in orbita attorno a Venere.

Leonardo Debbia