La pillola anticoncezionale altera il ricordo: lo trasforma in quello di un uomo

Scritto da:
Dionisia Ciacciarelli
Durata:
1 minuto

Le differenze tra uomini e donne sono, da sempre, oggetto di discussione sotto diversi punti di vista ( biologico, fisiologico, comportamentale e cognitivo), differenze che nella quotidianità si contrastano e spesso possono risultare insormontabili. Uno studio recente pubblicato sulla rivista “ Neurobiology of Learning and Memory” da Shawn E. Nielsen dell’ Università della California dimostra come un farmaco possa, tra i suoi effetti “collaterali”, ridurre queste differenze a livello della memoria emozionale. Il farmaco in questione e’ la pillola anticoncenzionale e sembra essere in grado di trasformare il ricordo di una donna in quello di un uomo, rendendolo più “emozionale” e meno dettagliato.

Per capire quale e’ la relazione tra il farmaco e la memoria bisogna innanzitutto far riferimento al suo meccanismo d’azione in grado di sopprimere i livelli endogeni di estrogeni e progesterone. Gli estrogeni sintetici e progestinici contenuto nel farmaco inibisce la GnRH (gonadotropina-releasing hormone) tramite un meccanismo di feed-back negativo, impedendo l’ovulazione. L’inibizione di GnRH a sua volta sopprime nuovamente il livello endogeno di ormoni sessuali e, probabilmente interrompe le interazioni di questi ormoni con la memoria. Per dimostrare la correlazione tra il farmaco e l’emotività della donna sono state scelti due gruppi di donne sane ( uno sottoposto a cura ormonale un altro privo di trattamenti farmacologici) e sottoposte alla visione di due video; il primo descriveva un storia emotivamente forte nella parte centrale, un altro, la stessa storia ma con elementi emotivamente più neutri. Durante la visione del video i movimenti degli occhi e delle pupille sono stati costantemente monitorati in modo da correlare il comportamento visivo tra i due diversi gruppi.

Le donne sono state poi richiamate a sorpresa dopo una settimana per raccontare la loro versione della storia e i risultati furono sorprendenti. Le donne non sottoposte a terapia ormonale hanno dimostrato un ricordo concentrato sui dettagli e non sulla sostanza della storia emotiva, esattamente il contrario dei risultati ottenuti dall’altro gruppo sottoposto a terapia farmacologica. Inoltre, l’analisi del movimento delle pupille e degli occhi ha dimostrato che tale differenza non poteva essere attribuita a un diverso grado di attenzione dei due gruppi.

La differenza nel ricordo e’ quindi da relazionare esclusivamente con il trattamento farmacologico, un ricordo molto più emotivo che dettagliato, cosi come, geneticamente, e’ il ricordo negli uomini. Una correlazione importante quella tra soppressione degli ormoni sessuali e alterazione della memoria da approfondire e da rivalutare nel caso di altre patologie del comportamento, quale ansia e depressione.

Quella che ad oggi può sembrare una simpatica curiosità e un punto d’incontro tra i due sessi, in realtà, apre la strada ad un mondo di correlazioni ancora inesplorato, il mondo delle interazioni tra ormoni sessuali e sistema cognitivo e forse a nuove possibili terapie.

Dionisia Ciacciarelli