Con il nuovo super-anticorpo addio all’influenza

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Redazione
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Anticorpo invincibile scoperto
Scoperto un nuovo anticorpo "invincibile".

La ricerca arriva dai due docenti di mircobiologia e virologia al San Raffele di Milano. I professori hanno studiato il sistema immunitario di un uomo che sottolineava di non essere mai stato colpito da alcun tipo di influenza.

A detta dei docenti “vi sono persone il cui sistema immunitario riesce ad attaccare il virus influenzale producendo un anticorpo estremamente potente. Coloro in grado di farlo sono pochi, ma grazie alla scoperta di questo “talento” di cui sono dotati, si aprono nuove porte ad una nuova generazione di farmaci antinfluenzali e di vaccini in grado di stimolare proprio questi anticorpi `invincibili´ anche in chi normalmente non ne produce”.

Gli studiosi sono stati, inoltre, in grado di realizzare e “clonare” i geni in grado di produrre l’anticorpo. Un anticorpo dalla potenza seconda sconosciuta e secondo gli autori della ricerca “Questa molecola è in grado di neutralizzare quasi tutti i virus influenzali conosciuti che hanno colpito l’uomo negli ultimi 90 anni, a partire da quello dell’influenza spagnola del 1918 fino al recente ceppo pandemico di influenza suina apparso nel 2009. L’anticorpo inoltre è in grado di bloccare il virus dell’influenza aviaria del tipo H5, che tanto preoccupa per la sua patogenicita’ e per la sua tendenza ad adattarsi all’uomo”.

Secondo quanto sottolineato dagli scienziati, lo studio, rivoluzionerà l’area virologica dando il via ad eclatanti novità in materia scientifica. “Conoscendo infatti il tallone d’Achille del virus, si possono mettere a punto vaccini che possano produrre gli anticorpi necessari a sconfiggerlo. Questa scoperta apre la strada a un vaccino unico contro i virus influenzali da farsi una sola volta nella vita. Si tratta di un traguardo veramente importante – sottolineano – perché questa stessa molecola anticorpale può essere prodotta in maniera illimitata in laboratorio. La sperimentazione clinica è imminente ed il farmaco così realizzato potrà essere somministrato ai pazienti più vulnerabili quali bambini, anziani e malati, trasferendo loro passivamente la potenza protettiva dell’anticorpo”.

L’anticorpo sarà addirittura in grado di sterminare il virus influenzare dell’aviaria del tipo H5, virus che ha messo in crisi l’intera comunità scientifica per la sua alta patogenicità nonché tendenza di adattarsi con estrema facilità all’uomo.