Non è mai “troppo presto”: i modi per ridurre la violenza possono partire dall’utero

Scritto da:
Maria Grazia Midossi
Durata:
1 minuto

É difficile pensare che un bambino possa essere violento o distruttivo, ma i semi della violenza possono essere impiantati prima che un bambino sia nato, secondo una ricerca della University of Pennsylvania School of Nursing.

L’attenzione ai fattori di salute fin dalla fase prenatale potrebbe prevenire la violenza nella vita adulta, riferisce  il Professor Jianghong Liu, PhD, RN, nella rivista Aggression and Violent Behavior. Recenti ricerche dimostrano una base biologica del crimine, dice il dottor Liu. “‘Biologica’ non significa soltanto i fattori genetici”, spiega, “ma anche fattori di salute, come la carenza nutrizionale ed esposizione al piombo, che influenzano i processi biologici”. Lo studio del dottor Liu insiste sui periodi prenatale, perinatale e postnatale, che sono momenti critici sia per il neuro-sviluppo del bambino sia per le modifiche ambientali.

I dati dimostrano che i fattori di rischio per la delinquenza e la criminalità cominciano presto nella vita e che il cervello subisce lo sviluppo più critico nei bambini nei primi 36 mesi, sottolineando l’importanza dell’intervento precoce. Tra i primi fattori di rischio per la salute, il dottor Liu  identifica la nutrizione prenatale e postnatale, l’esposizione al piombo, l’ uso di tabacco durante la gravidanza, la depressione materna e lo stress, le complicazioni alla nascita, il trauma cranico, e gli abusi sui minori.

La ricerca del dottor Liu indica che l’identificazione precoce dei fattori di rischio per la salute è un primo passo importante nel prevenire l’aggressività  nell’infanzia e nella delinquenza adolescenziale, che portano alla violenza in età adulta, uno dei maggiori problemi nella società. “La violenza colpisce tutti nella società e il costo della violenza ha anche un impatto indiretto sulla nostra vita,” dice il Dott. Liu. I dati del Centers for Disease Control mostrano che all’interno della popolazione americana tra i 10 e i 34 anni, gli omicidi sono tra le  prime tre cause di morte. Il sistema sanitario statunitense spende 176 miliardi dollari all’anno per curare ferite da arma da fuoco e coltellate.

Nonostante  i decenni di ricerca sui fattori di rischio sociali e biologici come causa del comportamento antisociale e aggressivo nei bambini, si sa molto poco circa gli effetti dei fattori  di salute nell’infanzia. “Come società dovremmo investire in una migliore assistenza sanitaria per i primi anni di vita – come già nel feto in crescita – al fine di minimizzare i fattori di rischio per la salute riguardo alla violenza”, dice il dottor Liu. “Non è mai troppo presto per intervenire nello sviluppo delle tendenze violente.”