Lance con punte di pietra. Tecnologia “avanzata” per cacciatori di 500mila anni fa

Scritto da:
Leonardo Debbia
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1 minuto
Punte di lancia in selce. La fabbricazione e l’uso di queste armi per la caccia era già nota 200mila anni fa ai Neanderthal e ai Sapiens. La nuova scoperta sposta molto più indietro la conoscenza di questa tecnica

Perché l’effetto di una lancia o di una freccia di legno sul bersaglio sia più efficace è sufficiente rendere la punta della lancia o della freccia più affilata e più solida, magari procurandosi una piccola punta di metallo o di un materiale simile da sistemare sulla nostra arma.

Sembra una soluzione banale, quasi scontata, ai giorni nostri.

Ma per un nostro antenato, mezzo milione di anni fa, un problema del genere era non solo

di difficile realizzazione sul piano pratico, ma anche a livello intuitivo, una soluzione come quella che oggi appare ovvia, allora richiedeva una elaborazione mentale di non poco conto che, una volta messa in pratica, rappresentava senza dubbio un salto qualitativo nella scala evolutiva.

Il collegamento tra le punte di pietra e le lance di legno, conosciuto con il termine hafting, è stato un importante passo avanti negli strumenti di caccia per i primi umani. Strumenti con una impugnatura richiedevano infatti un maggior impegno per essere prodotti; e una punta di pietra aguzza sulla punta di una lancia aumentava certamente la sua potenza letale.

Punte di lancia con impugnatura sono comuni nei siti archeologici dell’età della pietra posteriori ai 300mila anni fa. Un nuovo studio mostra, al contrario, che sono stati utilizzati anche nei primi anni del Pleistocene medio, un periodo associato a Homo heidelbergensis, l’ultimo antenato comune sia al Neanderthal che agli esseri umani moderni.

Un team di ricercatori provenienti dall’Università di Toronto, dall’Arizona State University e dalla Università di Città del Capo, coordinato dal Dr. Jayne Wilkins, del Dipartimento di Antropologia dell’Università di Toronto, principale autore dello studio, ha scoperto in Sud Africa alcune punte di pietra con cui i nostri antenati munivano le lance utilizzate per la caccia, aumentandone l’efficacia, già 500mila anni fa; 200mila anni prima di quanto si fosse ritenuto finora.

Il team comprendeva: Benjamin Schoville, della Arizona State University; Kyle Brown dell’Università di Città del Capo e l’archeologo Michael Chazan dell’Università di Toronto.

Lo studio relativo è stato pubblicato su Science del mese di novembre.

Wilkins e i colleghi hanno esaminato punte di pietra datate 500mila anni rinvenute nel sito archeologico denominato Kathu Pan 1, in Sud Africa, e hanno determinato che erano servite da punte per lance.

Le punte erano state recuperate durante gli scavi del 1979-1982 da Peter Beaumont del Museo McGregor.

Nel 2010 un team diretto da Chazan aveva riferito che le punte del deposito di Kathu Pan 1, datate con luminescenza otticamente stimolata e metodi di risonanza, risultavano avere un’età stimata attorno ai 500mila anni fa.

La funzione di punta è stata determinata confrontando l’usura delle punte arcaiche con i danni inflitti con le punte moderne sperimentali usate come lance contro una carcassa per bersaglio.

Questo metodo era già stato usato efficacemente per studiare armi da combattimento più recenti in Medio Oriente ed Africa australe. Le punte di pietra presentano una tipologia di rotture che si verificano più frequentemente quando vengono usate come lancia rispetto ad altri usi.

“Le punte rinvenute nel sito procurano un danno che è molto simile alle punte di lancia usate nel nostro esperimento” afferma Wilkins. “Questo tipo di danno non è facilmente causato da altri fattori”.

Esempi di punte sperimentali in pietra con impugnatura di legno. Sono state realizzate con resina di acacia e tendini, quindi lanciate contro un bersaglio costituito da una carcassa animale.
Le punte rinvenute nel sito archeologico di Kathu Pan 1, in Sud africa, mostrano danni simili a questi modelli. (da Jayne Wilkins).

“Questa scoperta cambia il nostro punto di vista sulle potenzialità dei primi esseri umani e sulle capacità tecnologiche esistenti già prima dell’origine della nostra stessa specie”, dice Wilkins.

“Invece di essere stati inventati due volte, in tempi distinti, prima da un gruppo e poi da un altro, questa tecnologia pare proprio sia stata inventata molto prima” ribadisce Benjamin Schoville, della Arizona State University, alludendo al fatto che finora le popolazioni più antiche ad aver utilizzato punte in pietra per le loro lance erano stati sia i Neanderthal che i Sapiens, ma in tempi molto più recenti.

“Questa scoperta è la prima prova che questa tecnologia è precedente alla divergenza delle due specie”, commenta Schoville.

Con le stesse parole, più o meno, si è espresso anche il Dr Wilkins: “Anche se sapevamo che le lance con punta di pietra venivano già usate dai Neanderthal e dai Sapiens per cacciare, questa è la prima prova che questa tecnologia in realtà è nata ancora prima dell’esistenza delle due specie”.

“C’è una ragione per cui chi caccia con le frecce munisca le sue armi con punte affilate come rasoi. Queste punte sono estremamente letali rispetto ad un legno appuntito. I primi esseri umani hanno imparato questo prima di quanto si pensasse” afferma Schoville.

“Ora ci sembra che alcuni dei tratti ritenuti comuni agli esseri umani moderni e ai nostri antenati più prossimi si possano far risalire molto più indietro nella nostra linea evolutiva”, gli fa eco Wilkins.

Leonardo Debbia
6 dicembre 2012