Portachiavi “vivente”..per qualche ora!

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Quest’oggi affronteremo un argomento che ha suscitato scalpore ed indignazione nella nostra pagina su facebook. Il dibattito è partito a seguito di un articolo pubblicato dal TGcom che segnalava l’ultima invenzione made in Cina: un portachavi con un pesciolino al suo interno.

Per chi non avesse seguito, è stata diffusa la notizia che da due anni ad oggi (con l’evento delle olimpiadi di Pechino) sono stati realizzati dei portachiavi in plastica contenenti al suo interno un pesciolino rosso.Naturalmente l’animale è destinato a vivere all’incirca quattro ore prima di morire per mancanza di ossigeno. Fonti locali cinesi dichiarano che non è assolutamente una novità.

L’usanza del portachiavi “vivo” spopola nella Cina già da alcuni da anni! Il pesciolino è solo uno dei tristi esempi che quotidianamente vengono acquistati e venduti. Tartarughine, lucertole, ma anche insetti e piccole piante sono “gli oggetti” usati per dar vita a questo business disumano. Per i venditori, il liquido in cui sono immersi gli animali, è ricco di sostanze nutrienti che consentirebbe loro di vivere anche svariati mesi. “Anche se ciò fosse vero, non è possibile sopravvivere così a lungo in un sacchetto sigillato a causa della mancanza di ossigeno”, affermano invece numerosi animalisti.

Nonostante il ritardo nella diffusione della notizia abbiamo scelto di pubblicarla per appagare un dubbio che, dall’uscita dell’articolo, spopolava nel web e che ci siamo ritrovati a confermare con i nostri occhi. La cosa che più intristisce è che questa pratica non sia considerata illegale. D’altro canto, sappiamo bene che in Cina questo non è il primo caso di strane e sconvolgenti pratiche.