Morte improvvisa, la cardiologia lancia il “Messaggio per la vita”

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Redazione
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Promosso da “Insieme per un cuore più sano O.N.L.U.S.” giunge alla sua quinta edizione il congresso “Advances in Cardiac Electrophysiology” il convegno dedicato alla cardiologia aperto anche ai non addetti ai lavori.

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Il 21 e 22 novembre si svolgerà, nel cuore di Roma, presso Palazzo Colonna, “Advances in Cardiac Electrophysiology” il summit dedicato alla Cardiologia e alla tutela e prevenzione delle malattie cardiache.

Un messaggio per la vita
E’ slogan lanciato da “Insieme per un cuore più sano O.N.L.U.S.” un vero e proprio “sogno” o obiettivo che l’associazione si ripropone e, come le parole introducono, un messaggio per promuovere la vita, per valorizzarla e tutelarla cominciando dalla prevenzione e passando ad una diffusione di una cultura scientifica da applicare in caso di emergenza.

Presidente dell’associazione ed organizzatore dell’evento, il Prof. Leonardo Calò, responsabile dell’Aritmologia del Policlinico Casilino di Roma, ha sottolineato l’importanza cardine di semplici regole “di vita” che unite al massaggio cardiaco possono difenderci da rischi di patologie cardiache. “L’idea è di veicolare nella società, partendo dai giovani, il messaggio del soccorso immediato e corretto a chi è colto da un arresto cardiaco. È una manovra semplice che richiede al massimo due ore di training e il nostro obiettivo è quello di formare gratuitamente, con il contributo delle associazioni cardiologiche, gli insegnanti di scienze e di educazione fisica che, a loro volta, potranno insegnarlo agli studenti. Questa iniziativa si potrebbe quindi estendere a tutte le scuole medie superiori senza costi aggiuntivi. Io credo che questo potrebbe rappresentare un buon punto di parenza per trasmettere ai ragazzi non solo alcuni principi medici di base per un pronto soccorso, ma anche il senso dell’amore per la vita”.

Storie di “cuore”
Toccanti, vivide ma molto reali. Sono le storie raccontate dal professore e riproposte nel corso dell’evento. Vite legate ad un filo, salvate dal caso.. direbbero in molti, dalla conoscenza direbbero altri. Come la storia di Ivano quando nel mezzo di una partita di tennis viene colto da un arresto cardiaco. Uno sportivo, non fumatore. In quel momento, lì intorno, un rianimatore del Policlinico Umberto 1 lo soccorre. Vittima di una cardiompioatia al riaprire gli occhi si trova nel Policlinico Casilino, con l’equipe del Prof. Calò.

L’assenza di quel medico rianimatore lo avrebbe portato a morte certa e pure, proprio l’amore – di entrambi – per l’attività fisica gli ha salvato la vita. In casa, davanti un pc o in un luogo chiuso sarebbe incorso in morte certa? Probabilmente sì. Ecco il senso di “un messaggio per non morire” o – con il gioco di parole promosso dall’associazione “un massaggio per non morire”. La conoscenza di tecniche molto semplici può divenire strumento di salvezza per tutti coloro che ci circondano. Ed è proprio così che la collettività si collega aiutando e valorizzando l’amore per la vita. Altre importanti storie sono al centro.

La telemedicina rivoluziona la cura
Nel processo di osservazione e controllo dei pazienti interviene la telemedicina. Infatti mediante un dispositivo wirless associato e collegato, in modo sicuro e mediante dati visibili al solo personale medico, si entra in costante collegamento tra peacemaker e defibrillatori con la struttura ospedaliera favorendo e stabilendo un continuo contatto che coinvolga quadro clinico ed analisi del medesimo. Un modo per tutelare e tranquillizzare il paziente ma che a sua volta consenta un follow-up continuo e personalizzato evitando ricoveri incongrui, faorendo il pieno controllo della malattia e riducendo – per estensione – i costi delle cure finali.

Cardiologia dello sport
Diviene dunque fondamentale l’interazione tra la medicina e la cardiologia dello sport in quello che è un rapporto necessario. In effetti migliorare la tecnologia e sopratutto le conoscenze in ambito sportivo diventa un bisogno debito a tutelare ed intervenire in prima persona in quella che – spesso e volentieri – diviene “morte improvvisa”.

Il professor Pigozzi, ordinario di Medicina Interna e specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport, ha evidenziato l’importanza nel processo di prevenzione in un utenza che spesso e volentieri permane poco attenta alla tutela del proprio cuore.

Le cinque regole di “Insieme per un Cuore più Sano” ONLUS rimarcano i suggerimenti necessari “per non morire” ed “un Cuore più Sano”: compiere attività fisica, bere molta acqua, non fumare e seguire una dieta sana, povera in grassi animali e ricca in frutta, verdura, cereali e legumi.