The Flyers

Scritto da:
Francesco Alessandro Squillino
Durata:
1 minuto

Estate calda ed assolate e ….ronzante! E’ tempo di mare e montagna, campagna e collina, fiumi, laghi, ruscelli ….vita all’aria aperta in plein air! Ed ecco che con la bella stagione e il tradizionale  caldo spesso umido clima un esercito sterminato di variopinte brulicanti creature volanti, striscianti variegate e multiformi espressioni biologiche si rianima puntualmente ronzando e svolazzando festante liberamente in ogni luogo e dove. Gli Insetti. E come sempre oltre agli adulti che per esperienza pluriennale accumulata hanno già maturato una serie di innumerevoli strategie multidimensionali per proteggersi dagli spiacevoli effetti diretti e collaterali frutto di morsi e punture, si ripresenta ciclicamente il problema annoso e socialmente rilevantissimo della protezione dei nostri cari figli e dei più piccoli ed indifesi bambini da queste naturali insidie non sottovalutabili affatto per entità e gravità delle conseguenze che possono verificarsi in alcuni casi. La maggior parte degli insetti manifestano una maggiore naturale aggressività durante il periodo estivo e solitamente colpiscono di preferenza le zone del corpo più accessibili e meno protette.

Viso, braccia, gambe e mani. Ad esempio nelle vicinanze delle pozze d’acqua o dei ruscelli, dei canali di irrigazione oppure anche attorno alle pietanze meglio se poi a base zuccherina possiamo trovare particolarmente insetti di” specie”. Le vespe per esempio che attaccano quando si sentono minacciate e in pericolo, per sopravvivere, a suon di pungiglione quando occorre rappresentano un vero pericolo da non prendere mai sottogamba. Quante volte una specie di “Zero” giapponese di colore nero brillante in picchiata ci ha fatto schizzare via dalla sdraio o dal lettino seminando il panico tra gli ombrelloni vicini ed il fuggi fuggi generale? Stiamo parlando del calabrone  un insetto di ragguardevoli dimensioni, con tratteggi nero giallo rossi sul corpo.

Bisogna prestare grande attenzione a questo insetto specie per i bambini oltre che per noi si intende. Le punture che il calabrone può infliggere sono assai dolorose  ma in effetti non  più nocive di quelle delle api o delle vespe. Dopo la puntura del calabrone avremo di norma  un gonfiore localizzato con vivo arrossamento della parte interessata e forte dolenzia acuta che di solito salvo complicazione come indicato dai medici  dura circa una/due /tre ore, mentre la tumefazione può accrescersi ancora nell’arco delle 12/ 24 ore. Un visibile punto nero ci indicherà la presenza  nella pelle del pungiglione come nel caso della  puntura di un ape. In caso di ripetute  punture in numero elevato si presenteranno alcuni tipici sintomi generali.

Sono possibili conati ,diarrea, innalzamento della temperatura corporea e anche probabile cefalea in relazione alle unità di veleno inoculato dall’insetto .Le punture locoregionali del cavo orale, glosso_faringee  e labiali vanno valutate con estrema attenzione perché possono dare origine a seri problemi respiratori e in bambini ipersensibili, procurare edema della glottide e in predisposizione allergica rush cutanei ed edemi  importanti compreso shock anafilattico ove non si intervenga adeguatamente con giuste manovre per rallentare i processi velenosi ed infiammatori ed in sinergia farmacologica. La prassi medica indica che bisogna subito sterilizzare con prodotti disinfettanti la cute del bambino colpito dalle punture rimuovendo il pungiglione sollevandolo o rimuovendolo con calma con ago sterile. Anche le mani vanno bene in mancanza di attrezzi adatti Se non ci sono aghi o lame smussate a disposizione si possono utilizzare semplicemente le mani lasciando scorrere abbondante  acqua fredda sulla puntura ed intorno ad essa per lenire il dolore rallentando le manifestazioni infiammatorie .Applicare del ghiaccio e completare con una pomata antistaminica allevierà di molto il fastidio locale. Quindi questa prima strategia utilissima per difendere i nostri bambini dalle punture egli insetti e dai loro morsi. Come insidie dell’estate le  punture d’insetto arrossano in generale la pelle procurando rossori e bruciori pruriginosi ed in alcuni casi alcuni insetti possono essere particolarmente nocivi anche per la trasmissibilità possibile di malattie infettive. E’ il caso del  Tafano una grossa specie di mosca dal corpo  in genere di colore  grigio _ bruno, e con  macchie grigie e scure sulle ali.

La puntura del tafano femmina cagiona un intenso bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore. Il tafano alberga in zone campagnole e stalle, punzecchiando In genere bovini ed equini e può dopo aver punto questi animali, nel caso di puntura anche del bambino, trasmettere malattie infettive. La puntura di tafano può essere quindi infettiva e trasmettere microrganismi che rendono poi purulenta la parte colpita. Occorre quindi in caso di  puntura di tafano, lavare subito accuratamente con acqua e sapone il punto della pelle colpito disinfettando la parte con alcol abbondante  o altro disinfettante idoneo in commercio. Anche in questo caso per alleviare dolore e  gonfiore applicheremo  con delicatezza  ghiaccio sulla zona con leggera pressione locale. Se dolore e gonfiore non passano applicare sulla parte interessata una pomata antistaminica e se dolore e gonfiore non si attenuano in caso di l’infiammazione  intensa rivolgersi al medico senza dubbio perché potrebbe essersi sviluppata un’infezione a seguito della contatto con l’insetto. Ma di certo la regina degli insetti è la nostra Ape  insetto notissimo di colore bruno rossiccio, con righe nere e giallognole. Le api  hanno Il corpo  lungo circa venti/venticinque millimetri ed hanno in dotazione un pungiglione dentellato, congiunto ad una ghiandola velenifera  e quando pungono il loro pungiglione resta all’interno della parte colpita con il veleno con frazioni dell’addome e porzioni di organi interni.

Dopo la puntura, solitamente l’insetto muore lasciando nel soggetto colpito i classici sintomi come bruciore, prurito, rossore e gonfiore. Quando Il pungiglione rimane incastrato  produce  nel tessuto colpito una minuscola sacchetta contenente il veleno e nei  bimbi sensibili si possono manifestare  fenomeni  allergici, gonfiore diffuso vertigini, e possibile reazione  nei predisposti anche  di uno shock anafilattico. Agire come segue. Togliere il pungiglione con cautela servendosi di una lama arrotondata per non lesionare la sacchetta velenifera e far fuoriuscire altro veleno .Evitare l’ uso delle  pinzette che possono provocare la rottura della sacchetta contenente il veleno, in questo modo, ulteriormente inoculato. Ma non sempre è possibile recuperare una lama levigata. Possibile ricorrere in ultima ratio all’uso delle mani ben lavate. Possiamo quindi  operare usando due dita e premendo leggermente intorno alla vescichetta e non al pungiglione. Eliminato  il pungiglione applicare impacchi di acqua fredda e mettere sulla parte una crema cortisonica. Ed eccoci alle Vespe insetti millenari dalle forme sottili, rapide, dalla divisa naturale gialla e nera. L’attacco delle vespe avviene solo quando si sentono minacciate ed allora inoculano con il loro pungiglione il loro veleno. Il pungiglione delle vespe a differenza di quello delle api è allungato, levigato e rettilineo. Le vespe possono  colpire più volte di seguito senza rimanere incastrate con il pungiglione nel malcapitato e possono attaccare in sciame e la reazione alle punture  anche con questi insetti varia a seconda della quantità di veleno iniettata e dalla sensibilità della persona colpita. Rossore, prurito ed edema nella zona colpita sono gli effetti principali e una sola puntura può procurare in caso di ipersensibilità del bambino o anche dell’adulto uno shock anafilattico. In caso di molteplici punture causate da sciami d’insetti  è necessario rivolgersi al pronto soccorso.

Nell’immediato dopo aver allertato il medico o la struttura medica si possono  immergere le aree bersaglio colpite in un acqua fredda in un recipiente in cui sia stato disciolto del bicarbonato di sodio nella dose di un cucchiaio da minestra per ogni litro d’acqua Prima come sempre pulire bene la zona con acqua e sapone e poi disinfettare con presidio adatto. Il dolore  si attenua con impacchi freddi e applicando di una crema antistaminica o cortisonica. Controllare se  il gonfiore tende ad estendersi in altre zone corporee del bambino ed allertare immediatamente il medico .Ma quando pensiamo all’insetto più fastidioso e sonoramente evidente delle punture da insetto nessuna immagine è più frequente di lei. La Zanzara comune. Il piccolo insetto notissimo dalla notte dei tempi  e provvisto di apparato buccale suggente e pungente nell’esemplare femmina punge il soggetto nutrendosi del suo sangue occorrente alle sue larve per maturare. Oggi si parla moltissimo della più pericolosa tra le zanzare. La zanzara tigre è un insetto più piccolo delle altre classi di zanzare e di colore scuro, con fasce bianche sulle zampe e una linea bianca sul dorso. La zanzara tigre vola per lo più rasoterra a pochi centimetri dal suolo e predilige soprattutto gambe e  caviglie scoperte .

La sua puntura provoca evidenti bolle e prurito esacerbato nei soggetti più sensibili. La pelle punta presenta un rilievo rosso pruriginoso di varie dimensioni, a seconda della reattività personale del bambino. Più battagliera ed insidiosa delle altre zanzare questa varietà di zanzara punge in prevalenza nelle ore diurne. Zone oltremodo sensibili e reattive  sono i distretti perioculari, le zone alari del naso, i tessuti molli esposti come le palpebre ad esempio. Al centro dell’area target punta dalla zanzara è presente un punto rigonfio che causa forte prurito. Premere sulla puntura con qualcosa di piccolo ed acuto per una decina di secondi può servire ad alleviare il prurito ed il fastidio nel bambino ma nello stesso tempo risulta importante ricordare al bimbo di non grattarsi, per non aumentare prurito e rischio concreto di infettare la zona. Indi lavare e disinfettare la parte applicando poi una crema cortisonica sorvegliando che il bambino non aggravi la situazione grattandosi. I farmaci per via orale qualora necessari sono giustificati unicamente da prescrizione ed indicazione medica.

I consigli dei genitori per i bambini e la loro difesa sono di grandissima e fondamentale rilevanza ed eccone alcuni di utilità indubbia per aiutare i nostri piccoli ad evitare e a proteggersi dalle insidie volanti spiegando al piccolo di allontanarsi per esempio molto lentamente dagli insetti senza gesticolare vivacemente per non renderli più aggressivi. Far indossare ai bambini indumenti con protezione delle braccia e delle gambe e pantaloni lunghi e fargli indossare le scarpe nelle circostanze a rischio. Conoscere quello che può istigare gli insetti e renderli aggressivi  è davvero utile alla comprensione di come proteggere noi e i nostri bambini Evitiamo di profumare ed ungere impropriamente con creme solari i bambini quando non risulti necessario. Ricordiamo che colori sgargianti o il blu e il nero attraggono gli insetti al contrario del bianco o del colore kaki per il quale mostrano minore interesse cromatico .I presidi chimici che sono poi utili per alcune categorie di insetti sia in forma spray medicamentosa che naturale come la citronella ed altre sostanze naturali rappresentano un’ulteriore protezione per i bambini e per noi adulti.Quali sono i maggiori luoghi a rischio per i nostri piccoli bambini? Ovviamente alveari e serre, fontanili ,pozze d’acqua, vasche e fontane nei giardini, alberi, roveti e cespugli ,mucchi di legna dove possono trovare rifugio intere e grandi colonie di insetti. Altra accortezza è quella di non lasciare in giro liquidi zuccherini  e lattine di bibite aperte e munendo di zanzariere idonee le finestre di casa e proteggendo con presidi idonei i lettini dei bambini. Esistono in commercio alcuni tipi d zanzariere stile tropicale da fissare al soffitto che come un manto protettivo sono adatte alla protezione di culle e lettini con grande efficacia in quanto barriere impenetrabili agli insetti. Non tralasciare l’eventuale presenza di dimore di insetti in casa o nel  giardino e rimuovendoli.

Evitare ristagni d’acqua in contenitori all’aperto come bacinelle, catini e mastelli con acqua dimenticata per giorni e giorni vere incubatrici di larve. Solo la giusta ed armoniosa interazione con l’ambiente e la conoscenza della dinamica dell’essenza vitale degli insetti e delle loro abitudini è il primo vero passo intelligente per poterci proteggere in caso di loro attacco e per proteggere i nostri figli ed i bambini in generale. Come tutte le meraviglie della natura gli insetti sono un fondamentale anello evolutivo nella organizzazione naturale degli esseri viventi e del creato e attraverso gli insetti molta della vita del pianeta viene trasmessa e può perpetuarsi nel ciclo degli eventi naturali. Istruire i bambini e i nostri figli sulla natura degli insetti e sulla loro espressione naturale contribuirà e non poco ad alleviare i loro ancestrali dubbi e paure sulla loro presenza e sostituirà con la giusta conoscenza la loro paura ed ansia con la meraviglia dell’osservazione donando loro sensazione di sapere come rapportarsi con questo immane ed immenso esercito ronzante, strisciante e  volante. Il mondo degli Insetti.

Francesco Alessandro Squillino