L’alcol in gravidanza può influenzare le capacità cognitive del feto

Scritto da:
Krizia Ribotta
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Basta un bicchiere a settimana, ovvero meno di quaranta durante tutto il periodo di gestazione, e il bambino che si porta in grembo potrebbe nascere con un quoziente intellettivo ridotto. Questo è quanto dimostrato da uno studio britannico pubblicato su PLosONE, che ha effettuato una ricerca su un gruppo di 4 mila madri e 4.167 bambini.

I ricercatori delle Università di Oxford e Bristol, hanno analizzato le quattro modifiche genetiche individuate nei geni deputati a metabolizzare l’alcol attraverso la randomizzazione mendeliana, per poi collegarle ad un quoziente di intelligenza più basso nel figlio che si porta in grembo.

Ad ogni variante genetica riscontrata è stato rilevato un calo di ben due punti nel QI del bambino, la cui capacità cognitiva è stata testata all’età di  otto anni attraverso la Wechsler Intelligence Scale for Children, l’unico modo per rilevare le modifiche genetiche, che altrimenti risulterebbero nulle.

Sarah Lewis, dell’Università di Bristol, spiega brevemente come l’equipe ha deciso di condurre le ricerche: sono stati distribuiti dei questionari alle mamme, che dovevano compilarlo ad intervalli regolari durante il corso della gravidanza. Le cosiddette bevitrici pesanti (“heavy drinkers”) sono state immediatamente escluse dallo studio, che prendeva in considerazione solo l’assunzione di alcol leggero, e le attenzioni si sono concentrate sulle bevitrici di appena un bicchiere (classificate come “drinking during pregnancy”).

A guidare lo studio è stato il professore Ron Gray, dell’Università di Oxford, che ha sottolineato come questa scoperta dovrebbe essere presa in considerazione, visto che si tratta dell’ “ennesima buona ragione per dire no all’alcol mentre si aspetta un bimbo, la cui intelligenza futura dipenderà anche da questo”.

Krizia Ribotta
15 novembre 2012