La crescente paura delle mamme

Scritto da:
Elia Anelli
Durata:
1 minuto

Quello che è un evento del tutto naturale, un cambiamento spirituale e fisiologico che avviene (o dovrebbe avvenire) in ogni donna adatta, è sempre di più oggetto di discussioni e timori.
Questo perché la vita di oggi non permette a nessuno di fermarsi a lungo, e la paura di sbagliare, rischiando di fare del male al proprio bambino – spesso ottenuto dopo grandi difficoltà – è all’ordine del giorno per gran parte delle donne moderne.
E’ giunta però, in soccorso a coloro che temono persino di nutrire il loro piccolo con il latte materno, la 15esima edizione de “La Settimana per l’Allattamento Materno”, organizzata dall’Alleanza Mondiale a favore dell’Allattamento.
Per i primi sei mesi di vita del neonato – minimo – l’allattamento al seno è preferibile, visto l’aiuto che si da al piccolo attraverso la nutrizione (senza contare il legame che si crea durante l’atto).
Si tratta infatti di una vera e propria “botta di energie”: nel latte materno sono contenuti grassi, proteine, ferro, e sostanze biologiche e immunitarie che sono completamente assenti nei sostituti artificiali, che sostengono lo sviluppo intestinale del bambino e lo proteggono da infezioni batteriche e virali.
La Danimarca è il paese europeo dove c’è la maggior quantità di donne che allattano al seno: si tratta del 99,5%.
Mentre in Italia, una volta uscite dall’ospedale solo 6/7 donne su 10 “mantengono l’andazzo”, ricorrendo al cosiddetto allattamento misto (biberon e seno, a seconda delle occasioni) – ma anche questo dura poco.
Arrivati al terzo mese d’età il 50% dei neonati italiani inizia a vedere il seno materno come un bel ricordo lontano, e al sesto mese è solo il 10% di questi che ancora si attacca alla mamma per mangiare.
Giuseppe Giordano, neonatologo a Palermo, sostiene che per aiutare la neomamma durante il meraviglioso ma complicato percorso di crescita del bambino, sia essenziale il coinvolgimento del padre.
“Il coinvolgimento del papà è molto importante, perché fa letteralmente il cane da guardia, sostenendo la compagna e proteggendola da ingerenze familiari, spesso controproducenti” dice.
Un valido aiuto è anche dato dai corsi di preparazione alla nascita, così come è fondamentale sostenere la donna anche dopo la nascita del pargolo.
Alcuni consigli da seguire per favorire il corretto allattamento al seno sono:

  • Far rimanere insieme madre e figlio fin dai primi minuti dopo la nascita, per sviluppare il contatto “pelle-a-pelle”: importantissimo non solo per creare un legame affettivo, ma per mantenere la temperatura del neonato, calmarlo, liberarlo dallo stress. Il primo allattamento dovrebbe avvenire entro un’ora.
  • Allattare il bambino “a richiesta”, evitando orari rigidi.
  • Controllare la postura del piccolo mentre poppa, evitando di staccarlo dal seno prima che abbia finito.
  • Evitare l’uso di tettarelle artificiali e ciucci durante i primi mesi di vita.
  • Evitare liquidi artificiali in sostituzione al latte prima della prima poppata.
  • Non lavare il seno subito dopo la poppata, ed evitare creme ed unguenti sulla zona (il seno è provvisto di ghiandole naturali che provvedono automaticamente alla disinfezione dell’areola)

Elia Anelli