Il caffè: chi ha detto che fa male?

Scritto da:
Leonardo Debbia
Durata:
1 minuto
La famosa, italianissima “tazzulella ‘e café” (wikimedia)
La famosa, italianissima “tazzulella ‘e café” (wikimedia)

Chi non ricorda in “Questi fantasmi” il monologo del grande Eduardo sul terrazzino di casa, mentre con in mano la tazzina di caffè, spiega all’immaginario professore dirimpettaio la “sua” preparazione del caffè?

Per milioni di italiani, di qualsiasi ceto sociale, questa bevanda è probabilmente la più diffusa maniera per prepararsi adeguatamente alla giornata.

Pure, spesso siamo stati messi in guardia contro i pericoli nascosti nel tanto desiderato caffè giornaliero. Ma d’ora in poi le cose potrebbero cambiare. Tre o quattro tazzine di caffè al giorno non solo non farebbero male, ci assicurano. Anzi! La salute ne trarrebbe giovamento.

Questa è la conclusione cui sono giunti i ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano che, in uno studio appena pubblicato, affermano che l’assunzione di tre o quattro tazzine di caffè al giorno non solo non presenta particolari rischi ma potrebbe, al contrario, avere effetti benefici sulla nostra salute.

La Dottoressa Alessandra Tafani, Dirigente del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso il “Mario Negri” avverte che occorre distinguere tra “caffè” e “caffeina”.

“La caffeina della tazzina di caffè – afferma la studiosa – è ritenuta responsabile della diminuzione del senso di fatica, dell’aumento della vigilanza e dell’aumento della motilità intestinale”.

Ma i benefici non finiscono qui.
“L’azione della caffeina a dosi appropriate – prosegue Tafani – potenzia, ad esempio, gli effetti antidolorifici dell’aspirina. Altri componenti, quali i polifenoli, potrebbero inoltre avere effetti favorevoli, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari, del tumore del cavo oro-faringeo, del tumore del fegato, della cirrosi epatica, del tumore dell’endometrio e probabilmente del tumore del colon-retto”.

“Dati recentissimi – conclude la studiosa – dimostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione della mortalità totale, anche se questi dati debbono essere confermati. In buona sostanza, un individuo sano può godersi il piacere di un buon caffè, nella misura di tre-quattro tazzine al giorno, senza timore per la propria salute”.

E così, la bevanda degli italiani per eccellenza viene inserita tra le sostanze “antiossidanti”.

Questo studio è la conferma di una precedente notizia, diffusa solo soli pochi giorni fa, sui benefici del caffè nell’alimentazione.

Ai primi del mese di aprile, infatti, negli Stati Uniti erano stati presentati i risultati di una ricerca condotta sul caffè verde dal dottor Joe Vinson dell’Università di Scranton , Pennsylvania, con la quale si evidenziavano gli effetti benefici del caffè come antiossidante per il controllo degli zuccheri nel sangue e quindi utilissimo nel trattamento e nella prevenzione del diabete di tipo 2.

Attenzione, però! Si è parlato di tre o quattro tazzine al giorno.

Ovviamente, come in tutte le cose, la moderazione è d’obbligo.

Leonardo Debbia
25 aprile 2013