“La Terza Età”: emergenza pericoli domestici e stradali

Scritto da:
Francesco Alessandro Squillino
Durata:
1 minuto

Oggi purtroppo tra automobilisti distratti, spericolati e scippatori di ogni risma, il percorso per strada per gli anziani è divenuto un vero e proprio procedere ad ostacoli. Ma anche tra le pareti domestiche dove la persona avanti con gli anni dovrebbe sentirsi al sicuro e protetto si celano e nascondono non poche insidie, dalla vasca da bagno al morbido tappeto del salotto. Casa dolce casa? A ben vedere si tratta per le persone di età avanzata di una questione di pura sopravvivenza, al termine di una giornata. In casa i fili del telefono e tappeti per inciampare, vasche da bagno per scivolare, scale interne senza adeguate protezioni, spigoli acuti a varie altezze e potremmo proseguire l’elenco con estrema facilità. Per non parlare poi all’esterno nel contesto urbano delle strade dissestate, dei  marciapiedi traballanti dei cancelli elettrici, delle moto ed affini, dei pesi che sbilanciano, delle scale mobili.

Le persone anziane fanno puntualmente le spese di questo elenco di vere e proprie minacce che ogni anno riempiono i Pronto Soccorso Ospedalieri con una quota che oscilla tra il 50/60% per incidenti domestici e dovuti, inoltre, all’esterno ad una scarsa manutenzione dell’arredo urbano. Un’opera di prevenzione non risulterebbe invero tanto difficile, informando correttamente e focalizzando l’attenzione generale su alcuni principi basilari e di buon senso per aiutare le persone della terza età a proteggersi meglio, migliorando la qualità della vita dei nostri cari. Proviamo nei limiti ovvi di una esposizione di base a considerare una sorta di *Vademecum* per La Terza Età, elencando quegli elementi fondamentali per un corretto procedere motorio e senso_motorio utilissimo per gli anziani.

Come primo consiglio vale la considerazione fondamentale di insegnare con dolcezza alla persona anziana ad essere sempre consapevole della propria realtà psicofisica, basando la propria fiducia su concrete e reali possibilità motorie personali. L’instabiltà posturale e deambulatoria sono eventi ricorrenti nella terza età e generati non solo dal processo naturale di invecchiamento, ma da una serie di fattori concomitanti come ad esempio un aumentato deficit visivo, una patologia a sfondo pressorio e/o vascolare, patologie artrosiche e degenerative, deficit di appoggio (Grounding) e pregressi traumi di varia eziologia e natura, quindi adottare il criterio assolutamente necessario cercando di eliminare dall’ambiente domestico tutte le situazioni ed oggetti a rischio, facilitando al massimo il muoversi agevolmente dell’anziano; quindi appoggi o maniglie nei punti strategici, eliminazione di fili e prolunghe, tappeti con angoli sollevati, mensole posizionate in alto e spigoli acuti di stipiti e mobili vari, mentre risultano molto utili applicazioni nell’appartamento di punti guida notturni, montascale elettrici ove possibile,installazione di segnalatori di fughe di gas, facilità di accedere ai vari ambienti domestici, facilità di contatto telefonico con digitazione chiara per richieste di aiuto. All’esterno mai attraversare la strada senza un adeguato angolo di visuale per evitare i veicoli che sopraggiungono, possibilmente solo sulle strisce ed in linea retta tra marciapiede ad altro lato della strada (per rimanere i meno possibile in mezzo al traffico); evitare di portare pacchi ingombranti o pesi eccessivi, causa di sbilanciamenti, e osservare bene il terreno dove si cammina evitando improvvise buche, dislivelli, macchie scivolose e sostanze analoghe; evitare calzature che non assicurino una perfetta “tenuta” del collo_piede con sufficiente contenimento della caviglia evitando cadute rovinose ed estremamente pericolose in terza età ed essere cauti soprattutto in presenza di scale mobili, grate metalliche, centri commerciali con percorsi  nuovi o inusuali, stazioni della metropolitana e ferroviarie. Sarebbero ancora moltissimi consigli e i suggerimenti, ma molti appartengono alla sensibilità ed al buon senso dei più giovani nei confronti dei loro cari anziani, poiché nulla può sostituirsi all’affetto e alla cura di cui sono destinatari.

 Ci sarebbe tanto da dire ancora ma terminiamo con un’osservazione complessiva e riassuntiva assai preziosa ed ineludibile; invogliare le persone della terza età a praticare cicli di rieducazione motoria e respiratoria possibilmente di gruppo, per non perdere quella gamma di movimenti che nel complesso assicurano una relazione motoria e psico -relazionale con l’ambiente e con gli altri, recuperando quella serie di movimenti magari afinalistici improntati su un maggior contatto proprio-cettivo e neuro-cognitivo stimolando e tenendo viva attenzione e parte istintuale, vere assicurazioni gratuite sulla vita per evitare la maggior parte degli  eventuali pericoli a cui possono andare incontro le persone della terza età.

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino