Radiologia Interventistica, un grande futuro della Medicina

Scritto da:
Francesco Alessandro Squillino
Durata:
1 minuto

Il “Futuro” appare a noi tutti a volte assai lontano in apparenza distaccato da quelle intuizioni geniali che sono destinate invece  poi a mutare  per sempre concetti idee, visioni di insieme, scoperte straordinarie di ogni genere e grado. Nella Medicina poi e nel suo continuo aggiornamento evolutivo costante di uomini, metodiche e modalità di intervento osserveremo in questo articolo la dinamica medica del nuovo che avanza, rivoluzionando tempi e metodologie.

Radiologia-InterventisticaQuesto quanto accade oggi nelle evoluzioni e nelle scoperte della Radiologia Interventistica. Branca ultra-specialistica della radiologia, la Radiologia Interventistica comprende tutte quelle procedure diagnostiche e terapeutiche eseguite per via percutanea, cioè senza esposizione chirurgica della lesione da trattare e realizzate grazie alla guida delle tecniche di imaging a disposizione del radiologo, Ecografia, TAC, Fluoroscopia, RMN.

La Radiologia Interventistica in questi ultimi anni ha compiuto progressi eccezionali  grazie alle tecnologie supportate dai nuovi materiali e conseguente possibile  mini invasività finalizzata ad un massimo beneficio per il paziente a fronte di bassi rischi di complicanze unite a bassi costi e brevi tempi di ospedalizzazione. La Radiologia Interventistica ha ormai  un  ruolo  fondamentale nella diagnosi e nel trattamento di patologie di organi ed apparati. Ad esempio l’apparato vascolare in angioplastica con posizionamento di stent e nelle embolizzazioni, nelle trombolisi o nella esclusione di aneurismi. Inoltre nell’apparato urinario, nelle pielostomie o negli stent ureterali. Nel sistema epato-biliare ecco le colangiografie, drenaggi e protesi biliari; l’apparato digerente nelle gastrostomie e nell’apparato muscolo scheletrico le vertebroplastiche e le cifoplastiche, le nucleolisi e nella gestione mini-invasiva delle complicanze post-chirurgiche, attraverso il controllo delle emorragie ed il drenaggio delle raccolte ascessuali, in passato fronteggiate solo con complessi ed invasivi atti chirurgici.

L’attività di Radiologia interventistica sulla quale poniamo ora attenzione in questo articolo riguarda prevalentemente la colonna vertebrale, la vertebroplastica e la nucleolisi con ozonoterapia intradiscale. La Vertebroplastica Percutanea è procedura terapeutica mini-invasiva di Radiologia Interventistica per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose e consiste nell’iniezione in una vertebra di un cemento osseo a bassa viscosità attraverso un ago metallico appositamente configurato, introdotto sotto guida fluoroscopica. Il polimetilmetacrilato o PMMA il cemento quindi  si espanderà  all’interno del corpo vertebrale fratturato, consolidando ulteriori cedimenti e determinando una concreta riduzione del dolore. Le indicazioni fondamentali sono le fratture vertebrali dolorose per osteoporosi, le metastasi vertebrali dolorose e le fratture postraumatiche.

I pazienti da sottoporre a Vertebroplastica Percutanea devono aver inevitabilmente eseguito una visita clinica e uno studio RM del rachide, indispensabile per la valutazione del grado di edema vertebrale. La Vertebroplastica percutanea viene eseguita in anestesia locale, con paziente in decubito prono, sotto guida fluoroscopica, in una sala angiografica munita di angiografo digitale. La Vertebroplastica determina una scomparsa del dolore o una significativa riduzione dello stesso in una percentuale variabile dall’ottanta  al novantacinque per cento  nei pazienti osteoporotici e dal settanta ala  al novanta per cento nei pazienti neoplastici, nei quali spesso la Vertebroplastica viene preceduta da una biopsia. La percentuale di complicanze maggiori è molto bassa del circa dell’uno per cento per fuga del cemento nel canale vertebrale o per embolia polmonare sintomatica. A tutt’oggi la Vertebroplastica percutanea può essere considerata un trattamento efficace delle fratture vertebrali dolorose consentendo al paziente che ha ridotto la propria attività fisica di riacquistare la perduta  mobilità. L’ozonoterapia intradiscale è un trattamento mini invasivo percutaneo che si inserisce tra le varie opzioni terapeutiche della lombo sciatalgia con modalità iniettiva discale inter somatico di ozono seguita da somministrazione peri radicolare di ozono in combine con  miscela di anestetico e cortisone. L’ozono ha azione meccanica disidratando l’ernia con riduzione del suo volume e miglioramento dell’ipossia dovuta alla compressione arteriosa e venosa unita azione antinfiammatoria. Le ernie che meglio rispondono al trattamento con ozono sono quelle di piccola o media entità, sotto legamentose, non calcifiche. In presenza di una lombo sciatalgia patologia che colpisce in media dodici abitanti ogni cento all’anno resistente ad altri trattamenti da almeno mese quanto detto è di grandissima certa  utilità. L’ozonoterapia intradiscale viene effettuata in seduta unica sotto guida fluoroscopica nella sala  angiografica e il  paziente dovrà  riposare a letto per circa tre ore dopo l’intervento, evitando gli sforzi nei successivi  quindici  giorni. L’ozonoterapia intradiscale determinerà quindi significativa riduzione del dolore lombo sciatalgico in  percentuale variabile dal settanta  all’ottanta per cento dei pazienti trattati con una bassissima percentuale di complicanze meno dello zero/cinque per cento per infezioni ed embolie e può, essere proposta in prima istanza come alternativa al trattamento chirurgico dell’ernia discale, senza compromettere un eventuale suo impiego in un momento successivo.

Prof. Dott.  Salvatore MasalaRadiologia Interventistica Osteo-articolare del Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma.
Prof. Dott. Salvatore Masala
Radiologia Interventistica Osteo-articolare del Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma.

In ambito oncologico la Radiologia Interventistica ha oggi un velocissimo ampliamento per  la diagnostica, nelle ago-biopsie imaging-guidate e nelle terapie loco-regionali tumorali. Nel campo summenzionato  i trattamenti delle masse tumorali vengono definiti ablazioni e termoablazioni con radiofrequenze o microonde e crio-ablazioni. I trattamenti endo-vascolari con uso del catetere sono spesso  pratica di embolizzazioni, con rilascio di sostanze avverse per il tumore stesso  come particelle  arricchite di farmaci o radioattive. I trattamenti vengono sempre decisi in approccio  e valutazione multidisciplinare con tutti gli  specialisti curanti il  singolo paziente in  alternativa ad altre cure o integrazione con altri interventi  come nelle resezioni chirurgiche o nelle chemioterapie. In prima linea in questo affascinante percorso attraverso l’oggi che diviene già domani incontriamo la figura straordinaria per esperienza, competenza ed umanità  del Prof. Salvatore Masala e dalla sua selezionata speciale equipe tutta di Radiologia Interventistica Osteo-articolare del Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma. Il  portale www.colonnavertebrale.it è dedicato ai trattamenti di Radiologia Interventistica del sistema muscolo-scheletrico ed in particolare della colonna vertebrale. Una vasta raccolta di informazioni ed immagini che riguardano i principali trattamenti di radiologia interventistica dedicati alla patologia osteoarticolare sono presenti nella sezione «procedure» ed  indicate le patologie e relativi trattamenti che vengono di routine eseguiti con tecnica mini-invasiva senza necessità di incisione chirurgica. Le procedure descritte vengono infatti eseguite mediante semplici iniezioni  per via percutanea, con aghi di varie dimensioni e necessitano pertanto solamente di  piccola anestesia locale. Le procedure descritte utilizzano tecniche di Radiodiagnostica Ecografia, Fluoroscopia, TAC come guida per raggiungere gli organi e tessuti da trattare.

Infine un chiaro indirizzo di posta elettronica presente sul sito fornisce ausilio e chiarimenti ove, descrivendo accuratamente Età/Sintomatologia/Localizzazione ed Irradiazione del Dolore/ Frequenza del Sintomo/Tipo di Dolore/Indagini e Visite Specialistiche già effettuate, potrete entrare in contatto telefonico diretto o via e-mail con la Radiologia Interventistica e con l’equipe del Prof. Salvatore Masala.

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino
27 gennaio 2013