India: nuovi casi di “super Tbc” resiste ad ogni farmaco

Scritto da:
Redazione
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Tubercolosi Tbc allarme in India
Panico in India: un nuovo ceppo di tubercolosi resistente a qualsiasi farmaco.

Allarmante la situazione in India dove una nuova infezione ben più aggressiva della Tbc soprannominata “super turbecolosi” sta diffondendo il terrore tra la popolazione indiana. La nuova patologia sembrerebbe resistente ad ogni tipo di farmaco usato contro le precedenti forme di tubercolosi.

L’allarme arriva da Mumbai, città densamente popolata, dove già si teme una diffusione particolarmente rapida della malattia. In totale sono stati registrati già 12 casi nei quali è stata diagnosticata la presenza di questo ceppo resistente e, di questi, tre sono già morti.

Zarir Udwadia professore dell’Hinduja National Hospital and Medical Research Center di Mumbai ha affermato: “Abbiamo già visto un caso di trasmissione della supertubercolosi da parte di un padre nei confronti della figlia. Mediamente si considera che un individuo affetto da tubercolosi contagi una media variabile tra i 10 ed i 20 soggetti con i quali entra in contatto ogni anno ed è probabile che questo ceppo sia persino più trasmissibile.” Secondo quanto rilasciato, infatti, ben peggiori sono le aspettative per i pazienti affetti dal nuovo caso: “Che attualmente sono chiusi in quarantena in ospedali con aree attrezzate per l’isolamento fino al momento in cui diventano non infettivi, nient’altro si può fare per prevenire la trasmissione”, sottolinea Udwadia.

Prosegue la preoccupazione da parte del team e della comunità scientifica. Se questo ceppo riuscisse a diffondersi ulteriormente la tubercolosi potrebbe tornare ad essere incurabile e l’unica difesa sarebbe qualche semplice terapia oltre che le proprie difese immunitarie. Scenari di questo tipo di avvicinano molto al passato quando la malattia non era ancora trattabile ed il suo decorso irreversibile.

La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità si sta premunendo in vista del nuovo ceppo sarà organizzato un urgente incontro volto a decidere come muoversi in relazione alla malattia. “Era tutto quanto già stato previsto” ha gridato Paul Nunn alla stampa, Coordinatore del dipartimento Stop TB dell’Oms a Ginevra.“E’ un segno d’allarme che deve allertare il mondo intero in un momento dove è necessario l’approvvigionamento di cure adeguate soprattutto per pazienti con tubercolosi super-resistente”.

Ruth McNerney, ricercatrice che lavora nel dipartimento di Tbc nella London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha invece dichiarato “E’ davvero preoccupante, ma anche inevitabile, assistere al graduale emergere di questi casi di resistenza ai farmaci. E’ come guardare un film dell’orrore al rallentatore”.

Verso i primi anni del 1990 si è manifestata, anche in Italia, la Tbc multi resistente (Mdr, multiresistente) che non rispondeva più ai farmaci di prima linea (rifampincina, isoniazide). Nel 2006 è arrivata la Tbc extensively drug-resistant (Xdr) che sconfiggeva anche i costosissimi farmaci di seconda linea sino ad arrivare ad oggi dove la Tbc Totally drug-resistant (Tdr) resiste a qualsiasi farmaco disponibile.

Il professor Udwadia ha dichiarato “quando l’emergere di una tubercolosi di questo livello è legato ad una pessima gestione del ceppo multiresistente che già nel 2006 coinvolgeva più di 110 mila indiani e che ora ha amplificato il livello di invulnerabilità del batterio”.