Jack il delfino e altre storie di mare

Scritto da:
Redazione
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Jack il delfino e altre storie di mare – Marco Affronte

Delfini e balene hanno, da sempre, un posto speciale nel cuore dell’uomo. Nel bene e nel male. Sono animali che suscitano in noi forti passioni ed emozioni. Sono esseri intelligenti, affascinanti, con comportamenti sociali complessi e con caratteristiche biologiche che, in qualche modo, li fanno assomigliare a noi: sono pur sempre mammiferi.

Li abbiamo cacciati per anni, si pensi solo alla baleneria o alla competizione con i pescatori, che li vedono come una vera e propria “peste” (rubano il pesce e rompono le reti). Eppure li amiamo al punto da muovere un mercato di miliardi di dollari per poterli vedere da vicino (whale-watching), o da rinchiuderli in vasche di cemento per poterli osservare compiere evoluzioni che poco hanno di naturale.

A volte poi succede addirittura il contrario. È il caso dei solitary dolphin, delfini che per motivi in gran parte sconosciuti, lasciano il branco e la loro vita selvatica per vivere a stretto contatto con gli esseri umani, pur rimanendo in mare. Un fenomeno in buona parte sconosciuto ma più diffuso di quanto si pensi.

Nel libro “Jack il delfino e altre storie di mare” Marco Affronte, naturalista e divulgatore, ma anche esperto di Cetacei che li studia da oltre 15 anni, indaga sul rapporto fra esseri umani e cetacei e lo fa attraverso 11 storie realmente accadute, diverse tra loro, ma con il denominatore comune di avere sempre due protagonisti: da una parte un mammifero marino – un delfino, un’orca, una balena – e dall’altra parte degli uomini.

Si va così dal leggendario Pelorus Jack, che per 25 anni ha “scortato” i traghetti attraverso il pericoloso French Pass, in Nuova Zelanda, al delfino Filippo, che ha vissuto per alcuni anni nel porto di Manfredonia, dove è poi morto, ucciso da una bomba per la pesca illegale.

C’è la storia del cucciolo di balena grigia J.J., recuperata morente sulle coste della California, nutrita e curata per un anno intero dallo staff del San Diego Seaworld e poi restituita con successo al mare.

Si narrano le vicende dei tentativi di salvataggio di due piccole orche, Luna e Springer, entrambe rimaste sole e sperdute nelle acque della British Columbia: due storie parallele, ma dal finale drammaticamente diverso.

E poi le tre balene intrappolate nel ghiaccio al limite del Polo Nord, un evento di per sè naturale, che scatena una vera e propria ondata di emozioni che percorre il mondo, che resta per settimane incollato alle tv a seguire la vicenda, mentre milioni di dollari vengono impiegati nel tentativo incredibile di restituire la libertà ai tre giganti. Se ne interesserà anche l’allora presidente Ronald Reagan, ma gli americani dovranno chiedere l’aiuto dei russi, che risolveranno la situazione. E siamo nel 1988, dunque prima della caduta del muro di Berlino…

Affronte dedica anche un lungo capitolo all’orca Keiko, che tutti conoscono meglio come la protagonista del film “Free Willy”? Dalla cattura in mare e dalla prigionia in una piccola vasca, alla fama dovuta al film della Disney, fino al tentativo di riscatto finale cercando di restituirle un’impossibile libertà. La cronaca di un’impresa durata anni e che ha consumato mezzi spaventosi, spostandosi dalla prigione del delfinario messicano, alla vasca da 7,5 milioni di dollari appositamente costruita in Oregon. Da qui al mare in Islanda, fino alla drammatica fuga verso la Norvegia e un tragico finale. Una saga dai risvolti incredibili, a tratti un vero e proprio delirio collettivo attorno a un animale diventato un simbolo.

Le appassionanti storie di Affronte raccontano di come gli esseri umani si lascino ammaliare e poi coinvolgere profondamente quando si tratta di salvare o anche solo interagire con un delfino o una balena. Animali totemici che colpiscono l’immaginario collettivo e spesso mettono a nudo anche i nostri sensi di colpa verso queste creature e il loro ambiente naturale, stimolando la conseguente voglia di riscatto.