Guida ai minerali. 700 minerali, gemme e rocce. Rupert Hochleitner. Ricca Editore

Scritto da:
Andrea Bonifazi
Durata:
1 minuto

I minerali piacciono.
I minerali piacciono ai mineralogisti.
I minerali piacciono ai geologi.
I minerali piacciono ai paleontologi.
I minerali piacciono agli archeologi.
I minerali piacciono ai naturalisti.
I minerali piacciono ai gioiellieri.
I minerali piacciono ai cuochi.
I minerali piacciono ai collezionisti.
I minerali piacciono a ladri e contraffattori.
I minerali piacciono a donne e uomini.
Insomma, i minerali piacciono a tutti.

Ma questo indubbio apprezzamento è raramente associato a una loro reale conoscenza. Eppure abbiamo a che fare quotidianamente con svariati minerali: insaporiamo molte pietanze con NaCl, indossiamo ciondoli di SiO2, abbiamo soprammobili in Ag nativo, ammiriamo quadri dipinti con coloranti a base di As2S3, usiamo sul nostro corpo polvere di Mg3Si4O10(OH)2 trattata con B(OH)3, ci misuriamo la temperatura con termometri (ormai fuori commercio) a base di Hg. Ed è solo la punta del mineralogico iceberg con cui ogni giorno, volenti o nolenti, abbiamo a che fare.
I diamanti sono i migliori amici delle donne”, diceva la bella Marylin.
I minerali sono i migliori amici della Vita”, potremmo ribattere.
D’altronde la Mineralogia è una branca delle Scienze Naturali che interessa l’uomo da millenni, un affascinante diamante dalle infinite sfaccettature. Si arriva ad uccidere per un bel minerale, sono addirittura scoppiate guerre alimentate solo da “mineralogiche motivazioni”.
Oltre al quotidiano e quasi involontario utilizzo che ne facciamo, i minerali costituiscono un diffusissimo hobby. Chi di noi non ha mai messo in bella mostra un minerale sulla mensola di casa?
Cavalcando l’onda, anzi, lo tsunami del collezionismo mineralogico, sono sempre più comuni negozi e mostre-mercato che trattano questi gioielli naturali… e, con loro, aumentano esponenzialmente anche i contraffattori.

La copertina del testo

Per conoscere più adeguatamente l’argomento ed evitare di farsi trovare impreparati, serve un testo di facile comprensione, ma serio e aggiornato: Guida ai Minerali della Ricca Editore è senza dubbio il testo che meglio riesce ad occupare questa nicchia editoriale. Il libro, di impeccabile scuola tedesca, è scritto da Rupert Hoechleitner, Dottore di Ricerca in Mineralogia e vicedirettore del Museo Mineralogico Statale di Monaco di Baviera. Insomma, non un semplice appassionato con l’hobby per questi “colorati sassolini”.
Questo manuale, infatti, è di stampo divulgativo, ma potrebbe tranquillamente essere utilizzato come compendio per preparare un esame universitario.
Sfogliarlo è un piacere: si inizia con alcuni concetti base di Geologia e Mineralogia, dalla differenza tra rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche e la relativa genesi dei loro minerali caratteristici, alla spiegazione di termini spesso usati a sproposito in questo contesto, come colore, densità, durezza o lucentezza, quindi si passa alle schede illustrate di circa 700 (!) minerali corredate a centinaia di meravigliose foto a colori. Ogni scheda è essenzialmente suddivisa in due colonne: la prima, adatta maggiormente agli specialisti, prende in considerazione gli aspetti “tecnici” del minerale, quale formula chimica, sfaldatura, frattura o sistema cristallino, la seconda, dal taglio più divulgativo, si focalizza su alcuni aspetti più generici, come l’abito cristallino (con associato il suo schema), i dettagli su come si formi e come possa essere trovato in natura, gli altri minerali ad esso associati, le eventuali particolarità e/o impieghi da parte dell’uomo e i minerali simili con cui potrebbe essere confuso.

Esempio di testo

Ciò che rende ancor più affascinante il testo è la suddivisione delle schede su base cromatica. Banale? No, assolutamente.
Non tutti sanno che il colore reale del minerale non è solo quello che vediamo, ma quello ottenuto dallo striscio su una superficie ruvida, caratteristico e invariabile per ogni specie minerale. Quindi la Fluorite, tipicamente molto eterogenea da un punto di vista cromatico, avendo cristalli che variano dal giallo al viola, passando per verde, blu e marrone, ha uno striscio bianco. Anche l’ambra, tanto cara agli amanti di Jurassic Park e proverbialmente gialla/arancione, rientra tra i minerali classificati come bianchi.
Dopo questa lunghissima e chiara dissertazione sui minerali, concludono il testo numerose schede di riconoscimento delle principali rocce in cui possiamo imbatterci durante un’escursione e un’utile e affascinante sezione riguardante le meteoriti.

Esempio di testo

Prima della vita sulla terra, l’unica forma di saggezza era quella della pietra”, disse qualcuno.
Una piccola e colorata enciclopedia che racchiude la storia della genesi del nostro pianeta e nello stesso tempo nutre le nostre conoscenze.

Pro: Un manuale imprescindibile tanto per chi colleziona minerali, quanto per gli studenti che necessitano di un testo che, in maniera immediata e scorrevole, possa far luce su concetti spesso esposti in maniera poco cristallina (tanto per rimanere in tema) sui classici libri universitari. Ma la possibilità di essere fruibile da un pubblico più eterogeneo è senza dubbio il suo punto di forza. Essendo uscito nel 2017, è senza dubbio il migliore e più aggiornato manuale in lingua italiana attualmente presente sul mercato. Utilissimo il righello disegnato direttamente sulla copertina, così da avere anche un immediato riferimento metrico.

Contro: Per chi è completamente avulso da questi argomenti, alcuni termini possono inizialmente apparire un po’ ostici, sebbene alla fine del testo sia presente anche un fondamentale glossario. La classificazione cromatica delle varie specie, sebbene impeccabile da un punto di vista scientifico, può in un primo momento creare qualche disagio in quanto bisognerebbe conoscere a priori il colore dato dallo struscio di un minerale. Ma se l’unica potenziale difficoltà di lettura è data da un grande rigore scientifico, è lapalissiano aggiungere che il testo sia incredibilmente serio e completo.

Andrea Bonifazi