La seppia dell’Adriatico

Alcune specie animali rappresentano nell’immaginario qualcosa che va al di là delle semplici caratteristiche biologiche e ecologiche della specie in questione. Per le specie marine non c’è dubbio che delfini, squali ma anche tartarughe marine e pesci spada per esempio, abbiano un’attrattiva che altre specie di organismi non raggiungono. Eppure, viste da vicino, e studiate nei loro comportamenti e nelle loro particolarità biologiche, praticamente non esistono specie animali che non possano colpire lo studioso e il profano. A volte poi alcune specie sono talmente comuni, anche sulle nostre tavole, che non riusciamo forse più a vederne gli splendidi adattamenti e peculiarità.

La seppia (Sepia officinalis) ad esempio è un tipico abitatore delle nostre acque, e non solo di queste. Ed è un animale, che pur nella sua “primitività”, si tratta di un Mollusco, è curioso e affascinante. Come si sa, la seppia può raggiungere dimensioni massime di 30-35 centimetri, e ha colorazione molto variabile che differisce tra maschi e femmine, infatti i maschi presentano una linea bianca lungo tutta la pinna. Il suo corpo è ovale, schiacciato e circondato appunto da una pinna. La testa possiede dieci braccia, due delle quali, i tentacoli, sono più lunghe, retrattili e con la parte terminale ricca di ventose. Continue reading

L’invasione dei Pesci leone

In ogni acquario marino tropicale che si rispetti, ce n’è almeno uno: stiamo parlando del Pesce leone (Pterois volitans). Le sue striature, i suoi colori, ma soprattutto l’incredibile sviluppo delle sue pinne, lunghe e distese a raggiera, ne fanno un animale affascinate e curioso, e per questo motivo, appunto, molto ricercato dagli appassionati acquariofili. E questo nonostante i primi 3 raggi della pinna anale e ben 13 di quella dorsale, siano in realtà degli aculei cavi collegati a una ghiandola velenifera – da qui gli altri nomi comuni di Pesce cobra o Pesce scorpione.

Ma la diffusione di questo pesce, al di fuori del suo habitat naturale, non a che fare solo con le vasche domestiche di molti appassionati. Il Pesce leone infatti è originario dell’Oceano Pacifico, soprattutto nelle regioni del sudest asiatico, fino all’Australia, il Giappone e le Filippine, dove abita bassi fondali in prossimità di barriere e scogliere naturali. Ma negli ultimi anni è balzato all’onore delle cronache, per la sua capacità di adattamento e la conseguente occupazione di nuovi areali. In particolare, è ormai diffusissimo in tutta l’area sud-orientale degli Stati Uniti e dei Caraibi e continua la sua “invasione” anche verso il golfo del Messico e il Sudamerica. In alcune località sono riportate concentrazioni di 1000 Pesci leone per acro (un acro=circa 4000 metri quadri). Continue reading

La leggendaria tartaruga del lago Hoan Kiem

Squadre di soccorso, organizzazioni di animalisti, gente comune ed un’infinità di curiosi si sono mobilitati e agitano la cittadina di Hanoi per il salvataggio di una grossa testuggine della specie Rafetus swinhoei. La specie, emblema dell’indipendenza Vietnamita e simbolo della fortuna, è considerata sacro simbolo di Hanoi e di tutto il Vietnam. Alcuni esperti temono che l’inquinamento stia portando in fin di vita la gigantesca testuggine d’acqua dolce, che è uno dei solo quattro esemplari rimasti al mondo di questa specie.

I cittadini di Hanoi raccontano  che “Nuotava sempre da sola all’interno del lago, ma in passato era molto difficile intravedere quel collo rugoso fuoriuscire dall’acqua.” Purtroppo “di recente la si vede emergere tappezzata di piaghe aperte sulla testa, sugli arti e sul guscio.” Squadre di soccorritori sono intervenuti organizzandosi in gruppi con l’intento di pulire il lago dai detriti ed organizzare un’operazione di soccorso per la tartaruga in difficoltà. Continue reading

Come si orientano gli squali

Qualche anno fa, era il 2005, ha fatto una certa sensazione la notizia che una femmina di squalo bianco (Carcharodon carcharias) marcata con un trasmettitore satellitare, aveva viaggiato, in soli 99 giorni, per 20.000 chilometri. La femmina, un esemplare di 3,8 metri, era infatti partita dal Sudafrica per raggiungere infine le coste dell’Australia. Un viaggio incredibile, reso ancora più straordinario dal fatto che dopo qualche tempo, lo squalo è… tornato indietro all’Africa.

Orientarsi con le stelle?

In quello studio sono emersi i primi, ancora molto scarsi, particolari sulle capacità di orientamento degli squali. In particolare ne risultò che lo squalo viaggiava quasi sempre a un certa profondità, salvo risalire di quando in quando, quasi sempre di notte, alla superficie facendo ipotizzare ai ricercatori che lo facesse per potersi orientare con la posizione delle stelle. Continue reading

Disastro BP nel Golfo del Messico, gli effetti sulla fauna andranno ben oltre il 2012

“Ho trovato larghe parti del fondale coperte di olio e di fuliggine, insieme a stelle marine, granchi e vermi acquatici, morti soffocati”. Sono queste le prime parole di Samantha Joye, ricercatrice dell’Università della Georgia, che ha condotto, lo scorso dicembre, la sua quinta missione nel Golfo del Messico, per indagare sugli effetti della famigerata fuoruscita di petrolio dal pozzo della BP, dello scorso aprile.
L’indagine è stata condotta utilizzando un piccolo sottomarino, col quale è stato possibile scattare delle foto che documentano quanto riportato. Lo studio ha coperto un’area molto vasta, di circa 2600 miglia quadrate. E ha permesso di analizzare oltre 250 campioni.

Olio e fuliggine
Oltre all’olio depositato sul fondo, una coltre di fuliggine, derivata molto probabilmente dalla combustione del petrolio in superficie, e quindi caduta sul fondale, ne ricopre larghi tratti. Continue reading

L’Anguilla

Anguilla: il nome di questo pesce ci fa venire in mente diverse cose, più o meno in sequenza. Prima di tutto la forma, che la fa assomigliare di certo più a una biscia d’acqua che non a un pesce. Poi a piatti prelibati, ma a anche a fasi di allevamento e di preparazione che hanno le loro radici nella storia e nella tradizione, soprattutto nelle aree lagunari del Po. Difficile ad esempio pensare a Comacchio e alle sue valli e dimenticarsi della sua antica “industria” dell’anguilla, che oggi si può visitare compresa la “Sala dei fuochi”, con i 12 camini dove questi pesci venivano cotti allo spiedo. Infine si ritorna con la mente magari a vecchie letture scolastiche, dove si parlava del misterioso ciclo biologico dell’anguilla, e dell’ancora più strano collegamento con un mare lontanissimo, il Mar dei Sargassi. Continue reading