Lupi in Siberia: pareri discordanti sulla mattanza

lupi-siberiaIl territorio della Repubblica di Sakha si estende per circa la metà nel Circolo Polare Artico, nella Yakutia siberiana, ed è un paese ricchissimo di miniere di diamanti.

In questa zona vivono al momento all’incirca 3500 lupi. Secondo il parere delle autorità, la popolazione ottimale di lupi per un territorio di queste dimensioni, sarebbe di circa 500 esemplari.

Il comunicato di Yegor Borisov, il presidente della Yakutia, rende noto che sin dal 15 gennaio, e per un periodo di circa 3 mesi, i cacciatori che uccideranno più lupi riceveranno un premio ulteriore, oltre al pagamento per la mattanza.

La decisione, che nasce da una vera e propria emergenza lupi nella zona, non trova però unanimi consensi nemmeno tra gli esperti chiamati per fornire un parere in merito alla situazione.

L’ emergenza deriva dal fatto che i lupi, lo scorso anno, avrebbero ucciso 16 mila renne, un 4% in più delle normali uccisioni, il che ha comportato nel 2012 un danno per gli allevatori stimato attorno ai 3.800.000 euro.

La soluzione governativa per arginare la perdita economica è stato l’avvio ufficiale di una vera e propria mattanza dei lupi selvatici, con il parere favorevole della popolazione che, pur se non si sono registrati casi di attacchi agli esseri umani, è sempre più spaventata per l’uccisione in massa degli animali domestici.

Il parere è quindi che la popolazione dei lupi sia eccessiva per il territorio, il che comporta una modifica delle abitudini di caccia, che via via si stanno avvicinando sempre più alle zone abitate.

L’emergenza lupi non si limita ovviamente alla sola repubblica di Sakha, anche la confinante Zabaikalsky sta vivendo la stessa emergenza, non solo per la maggiore concentrazione di lupi rispetto agli anni scorsi, ma anche perché la loro fonte alimentare primaria, principalmente piccoli animali e, nel caso specifico, lepri di montagna, ha subito un notevole calo di densità a causa dell’abbassamento straordinario della temperatura che si è registrato durante l’inverno.

I predatori sono dunque migrati verso la taiga, nelle vicinanze dei pascoli delle renne e delle zone abitate.

Gli animalisti, con una petizione, chiedono che si cambi completamente il modo di rispondere alla emergenza, ossia occupandosi non già di abbattere i lupi, ma di ripopolare di piccoli animali le montagne il che provocherebbe un ritorno dei branchi nelle loro zone di caccia di elezione.

Gli esperti, pur se discordi, sostengono comunque unanimemente che la colpa prima è delle autorità locali che hanno permesso alle popolazioni di lupi di crescere in maniera incontrollata.

Giulia Orlando
27 gennaio 2013

Ogni anno in Europa, a rischio mercurio due milioni di neonati

mercurioNumeri che davvero fanno impressione sono quelli che emergono da una ricerca di MedLab: ogni anno, in Europa, nascono 2 milioni di bambini con livelli di mercurio nel sangue che supera la soglia di sicurezza di addirittura 5 volte.

Se ne fa, come al solito, anche una questione economica ed è da questi interessi che è stata finanziata la ricerca: bonificando il mercurio l’Europa risparmierebbe 10 miliardi l’anno.

Il pesce, alimento ritenuto da sempre come l’alimento più sano per noi esseri umani, è la causa principale di questo innalzamento della soglia del mercurio, che è tossico ed oltre unacerta dose mortale.

Il mercurio infatti viene assorbito principalmente con gli alimenti, nello specifico il pesce, che a sua volta lo assume nutrendosi.

Il metilmercurio, ovvero la forma molecolare del mercurio che viene ingerito dai pesci e successivamente dagli esseri umani, per disperdersi ha bisogno di migliaia di anni e, in natura, si forma con le attività vulcaniche e si trova disperso nei mari e nei laghi.

Ma anche la combustione di carburanti fossili produce metilmercucio, ergo le acque di mari e laghi ne contengono in misura sempre maggiore.

Le conseguenze della intossicazione da mercurio si evidenziano sia sugli adulti che sulle donne in gravidanza, ma in quest’ ultimo caso, si è visto che il metilmercurio tende a concentrarsi soprattutto nel feto, il che spiega la nascita di bambini con i valori di mercurio nel sangue che sono 5 volte superiori alla soglia minima di sicurezza.

Il mercurio, agendo principalmente sul sistema nervoso, può causare nei neonati ritardi di tipo mentale e, più in generale, un abbassamento delle capacità intellettive.

Al momento, sono in corso negoziati per un progetto globale di riduzione della immissione di mercurio nelle acque.

Giulia Orlando
24 gennaio 2013

Birdwatching: una passione utile alla scienza

birdwatchingUna passione, quella del birdwatching, considerata fino ad oggi una attività passiva per eccellenza, una attività di sola contemplazione della natura, cercando di influenzare la vita degli uccelli il meno possibile.

Ma tramite l’aggregazione dei dati provenienti delle moltissime, singole osservazioni degli appassionati, effettuate lungo un periodo di 4 anni, un gruppo di scienziati cinesi ha potuto delineare con precisione gli effetti che i cambiamenti climatici hanno sulla vita degli uccelli: abitudini modificate e, soprattutto, rotte migratorie modificate.

Tramite i dati raccolti dalle osservazioni, gli scienziati della Tsinghua University hanno evidenziato che gli uccelli si stanno spostando sempre più a nord e ad altitudini sempre maggiori.

Pubblicato su Chinese Science Bulletin, scritto da LI Xueyan e diretto da GongPeng della Tsinghua University, lo studio è della massima importanza poiché sono proprio le abitudini migratorie degli uccelli a fare da campanello d’allarme dello stato di salute di un ecosistema.

Gli uccelli infatti, seguono rotte che portano in zone in cui le temperature siano adeguate alle diversi fasi di vita, in zone in cui le popolazioni di insetti di cui si nutrono siano adeguate al loro sostentamento, in zone in cui la nidificazione e la riproduzione trovino le condizioni ideali.

Uno spostamento dei luoghi deputati alle varie fasi di vita di un gruppo di uccelli, dimostra che non solo la temperatura, ma anche la fauna insettivora si è modificata.

Tra le specie oggetto dello studio, ben 4 sono in via di estinzione, 11 sono a rischio di estinzione, 44 sono vulnerabili.

Il che dimostra che i cambiamenti climatici non sempre si sono limitati a spostare le zone di elezione della popolazione di uccelli, ma a volte, l’equilibrio fra uccelli, insetti, flora e tanto altro ancora, non ha semplicemente acquisito un diverso punto di equilibrio, ma lo ha perduto.

Giulia Orlando
22 gennaio 2013

FIPEL: le nuove lampadine a luce bianca e a basso consumo

FIPEL-lampadine-luce-biancaL’ innaturale luce dei neon potrebbe essere presto solo un ricordo. Per chi non ama la colorazione che assume la pelle sotto la luce blu dei neon, per chi non ama lo sfarfallio, spesso fastidioso, né l’altrettanto fastidioso ronzio, un gruppo di scienziati americani ha sviluppato una alternativa che potrebbe diventare presto molto diffusa nella illuminazione su larga scala.

Le nuove lampadine, infatti, sono basate su una tecnologia chiamata FIPEL, ovvero sui polimeri a induzione di campo elettroluminescenti.

Questa tecnologia produce una luce perfettamente bianca: né il colore giallo emesso dalle comuni lampadine a fluorescenza, né il colore blu ed innaturale dei neon che spesso infastidisce gli occhi. Ovviamente, questo tipo di tecnologia di illuminazione non produce nemmeno il ronzio tipico della illuminazione al neon.

Il dispositivo di illuminazione è composto da  tre strati di un polimero ad emissione, modellabile e di colore bianco. Il polimero viene miscelato con nanomateriali che si illuminano quando sono stimolati e creano una luce completamente bianca, del tutto simile, per gli occhi umani, alla luce solare.

Questa luce, però, può essere emessa in qualunque tonalità di luce e le lampadine possono assumere qualunque forma, in modo da potersi adattare sia alla illuminazione di uffici ed ambienti pubblici, sia alla illuminazione domestica.

Non sono solo il colore, lo sfarfallio ed il ronzio dei neon ad avere spinto questa ricerca: questo nuovo sistema di illuminazione infatti risulta essere almeno due volte più efficiente delle lampade a basso consumo, ovvero le lampade CFL, fluorescenti compatte, ed efficienti in pratica quanto i LED.

Un altro indubbio vantaggio è che le lampadine stesse, costruite con strati di polimeri, non hanno necessità di avere il sistema illuminante contenuto in vetro il che le rende sicuramente più durature. Alcuni prototipi, funzionanti, hanno già raggiunto i 10 anni di vita.

La tecnologia FIPEL potrebbe essere utilizzata, ad esempio, per abbattere visibilmente i consumi legati per l’illuminazione di display e insegne luminose di grandi dimensioni.

Il gruppo della università di Wake Forest, sta collaborando con una azienda privata per mettere a punto un sistema di produzione che potrebbe rendere la tecnologia FIPEL pronta per il mercato già a partire dall’anno prossimo.

Giulia Orlando
16 gennaio 2013

Salmone OGM, preoccupati allevatori e pescatori del salmone atlantico

salmoni-ogmSecondo alcuni ricercatori, il salmone OGM potrebbe minacciare le specie selvatiche che già lottano per la sopravvivenza.

In Scozia ed in Alaska sta per essere autorizzato il salmone geneticamente modificato, AquAdvantage, in cui è stato inserito un gene di crescita proveniente da un altro salmone, il Chinook, una specie che vive nell’Oceano Pacifico, e che permette all’ormone della crescita di essere attivo tutto l’anno.

Questo gene, evitando il blocco invernale della crescita, permetterà anche al salmone dell’Atlantico di avere una crescita molto superiore.

Pescatori ed allevatori hanno mosso una causa collettiva nei confronti del Governo degli Stati Uniti per impedire la messa in commercio di questo salmone OGM che, non avendo inibito lo sviluppo nel periodo invernale,  potrebbe in quei mesi alimentarsi in maniera da pesare prepotentemente sull’equilibrio delle altre specie, normale salmone incluso.

Secondo la sentenza della FDA americana, è “improbabile” che il salmone geneticamente modificato, se allevato in condizioni rigorose, possa recare danno all’ambiente. Una sentenza che lascia libero spazio ad ogni eventuale danno e che chiarisce molto bene quali posano essere gli interessi economici in gioco.

Il salmone OGM AquAdvantage sarebbe il primo organismo geneticamente modificato ad essere introdotto  sul mercato ad uso alimentare umano.

La normativa americana è molto lassa in merito: anche se sono state più volte avanzate proposte di legge in merito alla obbligatorietà di dichiarare sulla confezione degli alimenti la eventuale presenza di alimenti geneticamente modificati, le proposte si sono sempre scontrate con interessi molto forti, quali ad esempio quelle del colosso mondiale Monsanto, principale produttore e distributore mondiale di sementi OGM, che proprio grazie alle sementi geneticamente modificate mantiene la sua posizione di assoluto monopolio in molti settori della agricoltura, e non sono mai giunte ad approvazione.

La dichiarazione della FDA arriva con due anni di ritardo, dopo lungo dibattito che non aveva fino adora portato ad una dichiarazione comune dei funzionari federali su questo che è, di fatto, il primo gradino della messa in commercio del pesce transgenico.

Giulia Orlando
14 gennaio 2013

Dai carboidrati un enzima potrebbe produrre biocarburante

biocarburantiLa scoperta di questo enzima, il primo in grado di aumentare la percentuale di galattano nelle pareti cellulari delle piante, si deve ad una collaborazione internazionale di ricercatori, guidati dai ricercatori del JBEI, il Joint BioEnergy Institute del DOE, ovvero il Department of Energy.

Il galattano, un polimero del galattosio, è un carboidrato con 6 atomi di carbonio che, tramite fermentazione, può essere facilmente trasformabile in bioetanolo ed è quindi di grande interesse per i ricercatori che si occupano di biocarburanti derivati dalla biomassa derivata dalla cellulosa.

L’enzima scoperto dal team di ricercatori è in grado di aumentare in maniera notevole le quantità di galattano normalmente presenti nelle pareti cellulari delle piante. Il bioetanolo derivato dai carboidrati, a differenza del normale etanolo, è in grado di sostituire i carburanti dei motori attuali senza necessità di apportare modifiche e questo lo rende ovviamente di grande interesse per i ricercatori.

E’ ovviamente fondamentale, per produrre bioetanolo, trovare un procedimento che sia in grado di massimizzare la percentuale di glucidi presente nelle pareti delle cellule vegetali e che tramite fermentazione, possono essere trasformati in biocombustibili.

I galattani, polisaccaridi della pectina che ha funzione di collante tra le cellule delle pareti delle cellule vegetali, vengono utilizzati anche nell’industria alimentare per la produzione di gelatina e sono facilmente utilizzati dai microorganismi che, tramite fermentazione, producono altri composti.

L’enzimaGT92, scoperto dal gruppo di ricercatori, è il primo enzima a mostrare grandi capacità di aumento della biosintesi del galattano: dopo la soppressione di un particolare, infatti, la produzione di galattano ha avuto un incremento del 50%.

Questa ricerca fornisce un importante strumento per la progettazione di colture bioenergetiche avanzate di carburante poiché i composti esosi come il galattano, presenti in minor quantità rispetto ai composti pentosi, possono però essere molto semplicemente trasformati in biocarburante.

Giulia Orlando
11 gennaio 2013

Congo: fra miseria, guerra e scienza

congoTra il fiume Lomani ed il fiume Tshuapa, nella DRC, la Repubblica Democratica del Congo, la comunità scientifica ha scoperto, nel 2012, una nuova specie di mammifero, una scimmia del genere Cercopithecus.

Questa scoperta è solamente la seconda che, nel giro di venti anni circa, avviene in Africa. I motivi sono diversi, sia le grandi estensioni territoriali che la difficoltà di studiare senza influenze esterne le specie presenti all’interno di alcuni habitat.

Il Congo è un paese ricchissimo ed allo stesso tempo un paese poverissimo. Ricchissimo sia per le miniere di oro e di diamanti, presenti in grande quantità, che per la presenza di alcuni minerali di fondamentale importanza nella industria elettronica. E’ un paese ricchissimo anche a livello naturalistico, con una grande biodiversità a livello floro-faunistico. Questa sua ricchezza rende il Congo un paese travagliatissimo, in cui la rapacità nei confronti di queste ricchezze è causa sia di pesanti interventi esterni, sia di situazioni interne travagliatissime come la lunga guerra civile che sta causando sofferenza e danni sempre maggiori.

Lo scopo primario, anche degli attori esterni, è quello di impedire che il Congo raggiunga una unità ed un equilibrio stabili, che porterebbero la Repubblica Congolese ad una gestione unificata delle grandissime fonti di ricchezza del territorio.

A fronte di questa situazione, chiamata anche Africa World War, sicuramente le difficoltà di studio incontrate dalla comunità scientifica cedono il passo davanti alla umana disperazione di popolazioni rese povere proprio per via della ricchezza estrema del loro paese.

Eppure è proprio dalla comunità scientifica che viene un sollecito a far si che la situazione della Repubblica Congolese trovi al più presto una stabilizzazione pacifica interna, sia per un umano desiderio di pace che deriva dalla conoscenza e dal contatto con una realtà umana di sofferenza, sia per le enormi ricchezze del patrimonio biogenetico della zona che, in questa situazione, sicuramente non potranno essere salvaguardate.

Giulia Orlando
9 gennaio 2013