Varanus komodoensis – I draghi di Komodo

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto

Con un peso di circa 70 kg, che in cattività può raddoppiare, il drago di Komodo (Varanus komodoensis) è il sauro più pesante del mondo, ha un corpo lungo tra i due e i tre metri sorretto da arti ben sviluppati e una lunga lingua profondamente bifida che fa guizzare all’esterno quando è in cerca di cibo. La livrea degli esemplari giovani è disegnata con fasce grigie o color panna ma perde il disegno e diventa uniformemente marrone-grigiastra nell’età matura, quando la pelle assume l’aspetto definitivo, con grosse pieghe e squame rilevate.

I draghi di Komodo vivono su colline dalle pendici coperte di sterpaglie, nelle zone boschive aperte e nei letti dei fiumi in secca, dove si nutrono esclusivamente di carne animale (viva o di carcasse). Hanno un olfatto molto sviluppato e sono in grado di percepire l’odore dei resti di un animale a 5 km di distanza. Questi sauri hanno una buona vista, tuttavia solitamente trovano il loro cibo grazie all’olfatto. Come i serpenti, essi “ assaggiano” l’aria con la lingua, che raccoglie le molecole di sostanze odorose in sospensione.  Questi grandi animali hanno i denti affilati e seghettati ma, poiché non sono adatti a masticare, li usano solamente per lacerale i pezzi di cibo che poi buttano in fondo alla bocca.

La saliva dei draghi di Komodo è ricca di batteri tossici che prosperano grazie ai resti della carne; quando il drago azzanna la preda, i batteri contaminano la ferita. Se la vittima non soccombe per l’attacco iniziale, spesso muore per l’infezione che ne consegue. Praticano principalmente una caccia di agguato. I più giovani attaccano serpenti, sauri e roditori, gli adulti mirano a prede molto più grosse, fra cui cinghiali, ippopotami e cervidi. Sono anche cannibali, una delle ragioni per cui i giovani passano molto del loro tempo sugli alberi. Quando attacca la preda il drago di Komodo, in genere si affida ai denti seghettati e agli artigli affilati. Tuttavia, quando si deve difendere da un membro della sua stessa specie, spesso si volta e vibra sferzate con la coda possente. Gli adulti sono per lo più solitari, benché intorno ad un animale ucciso si possano radunare in molti. Nella stagione riproduttiva, i maschi entrano in competizione: gli animali lottano stando eretti e sostenendosi sulla coda appoggiata al suolo.

Dopo l’accoppiamento, le femmine scavano un nido nel terreno sabbioso per deporre fino a 25 uova per ogni nidiata. Alla schiusa, approssimativamente nove mesi più tardi, i piccoli sono lasciati soli a badare a se stessi.I draghi di Komodo impiegano circa 5 anni per raggiungere la maturità sessuale e in libertà hanno un’aspettativa di vita di circa 40 anni.SI trovano solo in alcune isole indonesiane, sono i grandi predatori meno diffusi del mondo. La popolazione attuale di 2500-5000 individui è una piccola parte rispetto a quella di cinquant’anni fa. La diminuzione si deve alla caccia, alla riduzione delle prede disponibili e alle variazioni ambientali.

Tuttavia i draghi di Komodo stanno diventando un’attrazione turistica: un valido incentivo per la loro conservazione.

Varanus_komodoensis