Differenze tra leoni di diverse regioni dell’Africa

Scritto da:
Antonio Marciano
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I ricercatori dell’Istituto di Scienze Ambientali e dell’Istituto di Biologia Leiden, nei Paesi Bassi, hanno recentemente pubblicato i risultati della loro ricerca genetica sui leoni, che rivela una notevole differenza tra quelli dell’Africa occidentale e centrale e quelli dell’Africa orientale e meridionale. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Biogeography, è stato condotto da un consorzio di ricercatori di diverse università. Gli scienziati hanno analizzato una regione del DNA mitocondriale di tutti i leoni situati in Africa e in India, comprese le sequenze di leoni estinti, come i leoni dell’Atlante (Panthera leo leo) in Marocco.
Sorprendentemente, i leoni dell’Africa centrale e occidentale sembrano essere più legati ai leoni asiatici che alle loro controparti dell’Africa orientale e del sud. Precedenti ricerche, infatti, avevano già suggerito che i leoni dell’Africa occidentale e centrale, rispetto alle loro controparti in Oriente e nell’Africa meridionale, sono più piccoli in dimensioni e peso, hanno criniere più piccole , vivono in gruppi ristretti, mangiano prede più piccole e possono anche differire nella forma del loro cranio. I risultati della ricerca attuale dimostra che la differenza si riflette anche nel corredo genetico dei leoni. Questa distinzione si può spiegare con l’individuazione di strutture naturali che hanno creato delle barriere per la divisione dei leoni. Queste strutture comprendono la foresta pluviale dell’Africa centrale e la Rift Valley, che si estende dall’Etiopia alla Tanzania e dalla Repubblica Democratica del Congo al Mozambico.

Si ipotizza che circa tra i 40000 e gli 8000 anni fa si sia verificata un’estinzione locale di leoni, a seguito di un periodo di grave siccità. Durante questo periodo, i leoni si sono inoltrati in Asia, dove probabilmente hanno trovato condizioni sufficentemente favorevoli per il loro sostentamento. Attualmente, i leoni dell’Africa occidentale e centrale registrano un calo della popolazione, e sono in grave pericolo a causa della distruzione del loro habitat naturale, la savana, e per l’esaurimento delle prede. Oggi i leoni di queste zone sono circa 1700, che è meno del 10% dell’intera popolazione di leoni di tutta l’Africa. Secondo i criteri del IUCN, i leoni dell’Africa occidentale e centrale sono classificati come in via di estinzione. Anche altre specie carnivore, come il cane selvatico e il ghepardo sono quasi estinti da queste regioni e stanno “lottando” per la sopravvivenza, soffrendo principalmente per la perdita dell’habitat naturale e per il conflitto con gli insediamenti umani. Per salvare gli ultimi grandi carnivori di questa regione, è stata lanciata una nuova iniziativa: il ‘Large Carnivore Initiative for West and Central Africa’. L’iniziativa è sostenuta da un gran numero di organizzazioni per la conservazione. Infatti, avere un schema geografico delle varianti genetiche all’interno di una specie, può contribuire alla gestione della conservazione in situ della fauna selvatica.

Antonio Marciano