Allarme Rinoceronte: il commercio illegale del suo corno lo sta portando sull’orlo dell’estinzione.

Scritto da:
Elisabetta Carlin
Durata:
1 minuto

Nel 2011 l’Organizzazione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) lancia l’allarme e parla di serio rischio di estinzione che minaccia tutte e 5 le specie di rinoceronte rimanentirinoceronte al mondo. Le specie di Java e Sumatra sono criticamente minacciate, mentre il rinoceronte nero e quello bianco, presenti in Africa, stanno subendo il più grave attacco di bracconaggio della loro storia (dai 13 esemplari uccisi nel 2007 ai 333 esemplari morti nel 2010).

La causa di ciò è ovviamente la richiesta sempre maggiore del corno di questi animali, costituito da semplice cheratina, la stessa sostanza di cui sono composte le nostre unghie ed i nostri capelli, che viene usato nella medicina tradizionale asiatica e sul mercato ha un valore di 10.000 dollari al kilo. L’Interpol stima che il commercio illegale di animali o di parti di essi è il terzo business più redditizio al mondo, preceduto solo dal traffico di armi e di droga.

I numeri del massacro dei rinoceronti sono impressionanti ma spiegano perfettamente il problema: nel 1970 la popolazione di questi pachidermi africani ammontava a 70.000 esemplari. Nel 2007 questo numero è sceso drasticamente a quota 11.000. Quest’anno sono già stati uccisi 225 esemplari, ma questo numero sconcertante è in continua crescita, anche a causa dei mezzi sofisticati, come elicotteri, armi automatiche e binocoli infrarossi usati dai bracconieri per ucciderli. Per far fronte a questo sterminio incontrollato, le autorità sudafricane hanno impiegato anche le forze militari, ma purtroppo i dati confermano una crescita esponenziale del triste fenomeno, anche a causa delle scarse risorse finanziarie ed umane delle riserve naturali e, della corruzione di coloro che dovrebbero proteggere e pattugliare queste aree.

Il governo sudafricano è arrivato addirittura a pensare di legalizzare la vendita del corno di rinoceronte, poiché crede che ciò diminuirebbe drasticamente le possibilità di guadagno sul mercato nero, rendendo meno conveniente l’attività di bracconaggio. Anche in Italia il problema della mattanza dei rinoceronti è particolarmente sentita e proprio in questi giorni si svolge in tutto il paese un ciclo di conferenze organizzate dal Parco Natura Viva di Verona, in collaborazione con l’A.I.E.A. (Associazione Italiana Esperti d’Africa) e con l’ IAPF – (International Anti Poaching Foundation), per sensibilizzare il mondo scientifico riguardo il rischio di estinzione di questo meraviglioso animale, ma anche per far conoscere gli sforzi che si stanno compiendo in Sud Africa per la sua salvaguardia e le strategie di gestione che vengono impiegate giornalmente per la lotta contro questo sterminio.

(Le date delle conferenze sono: 13/10/2011 Torino, Museo di Scienze Naturali; 14/10/2011 Genova Acquario; 15/10/2011 Milano, Museo di Storia Naturale; 16/10/2011 Verona,Parco Natura Viva; 17/10/2011 Firenze, Museo della Specola; 18/10/2011 Roma, Museo Civico di Zoologia. Per maggiori informazioni: www.espertiafrica.it e www.parconaturaviva.it ).

Poiché la natura è un equilibrio perfetto, costituito da più componenti che convivono e si sostentano a vicenda, la scomparsa del rinoceronte comprometterebbe la vita di molte altre specie presenti sul territorio africano, senza contare che avrebbe ripercussioni anche sulla risorsa economica e di sviluppo sociale più importante del continente nero: il turismo ecologico. E’quindi fondamentale agire finchè si è ancora in tempo per scongiurarne l’estinzione.

Elisabetta Carlin