Siccità nel Nord della Cina

Scritto da:
Morena Lolli
Durata:
1 minuto

siccità-cinaAnche la Cina, o meglio il Nord della Cina, nelle pianure attorno alla capitale Beijing, Pechino per gli Italiani, soffre per una grave mancanza di acqua.

Beijing è il maggior produttore di grano in tutta la Cina e la grave siccità sta mettendo a rischio l’autosufficienza della regione.

Le siccità invernali sono un problema ricorrente in queste zone, non a caso sono state costruite diverse dighe, nel corso del tempo, per far fronte alle necessità di acqua nelle stagioni in cui si abbattono bruscamente le precipitazioni.

Ma quest’anno nemmeno le dighe possono granché: persino lì, infatti, non vi sono più riserve d’acqua e la siccità che dura da settimane sta mandando in crisi l’intero comparto agricolo. I campi, che da settimane non vedono acqua, avrebbero bisogno di essere irrigati da un’acqua che non c’è e che nemmeno le precipitazioni nevose sono riuscite a sopperirne la gravissima carenza.

Secondo gli esperti, la situazione rischia di costringere la Cina, normalmente autosufficiente, a dover acquistare grano sul mercato estero, con gravissime ripercussioni sui prezzi di questa materia prima che già di per sé sta raggiungendo picchi di prezzo altissimi a causa della grave siccità che imperversa nel nord ovest degli Stati Uniti.

Per far fronte alla siccità, il Governo ha stanziato 13 miliardi di yuan ed altri 10 miliardi sono previsti  per offrire prestiti agevolati ai contadini che, attorno a Beijing ed a Shandong, vedono le piantine appena spuntate da terra già avvizzite a causa della mancanza di acqua.

Il  più grande produttore e consumatore di grano al mondo rischi, quest’anno, di non essere autosufficiente e se acquisterà grano sul mercato, i prezzi schizzerebbero prepotentemente verso l’alto con gravissime conseguenze per il comparto alimentare mondiale, schiaccianti principalmente per i paese più poveri e non alimentarmente autosufficienti.

Morena Lolli
27 dicembre 2012