Salmone OGM, preoccupati allevatori e pescatori del salmone atlantico

Scritto da:
Giulia Orlando
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salmoni-ogmSecondo alcuni ricercatori, il salmone OGM potrebbe minacciare le specie selvatiche che già lottano per la sopravvivenza.

In Scozia ed in Alaska sta per essere autorizzato il salmone geneticamente modificato, AquAdvantage, in cui è stato inserito un gene di crescita proveniente da un altro salmone, il Chinook, una specie che vive nell’Oceano Pacifico, e che permette all’ormone della crescita di essere attivo tutto l’anno.

Questo gene, evitando il blocco invernale della crescita, permetterà anche al salmone dell’Atlantico di avere una crescita molto superiore.

Pescatori ed allevatori hanno mosso una causa collettiva nei confronti del Governo degli Stati Uniti per impedire la messa in commercio di questo salmone OGM che, non avendo inibito lo sviluppo nel periodo invernale,  potrebbe in quei mesi alimentarsi in maniera da pesare prepotentemente sull’equilibrio delle altre specie, normale salmone incluso.

Secondo la sentenza della FDA americana, è “improbabile” che il salmone geneticamente modificato, se allevato in condizioni rigorose, possa recare danno all’ambiente. Una sentenza che lascia libero spazio ad ogni eventuale danno e che chiarisce molto bene quali posano essere gli interessi economici in gioco.

Il salmone OGM AquAdvantage sarebbe il primo organismo geneticamente modificato ad essere introdotto  sul mercato ad uso alimentare umano.

La normativa americana è molto lassa in merito: anche se sono state più volte avanzate proposte di legge in merito alla obbligatorietà di dichiarare sulla confezione degli alimenti la eventuale presenza di alimenti geneticamente modificati, le proposte si sono sempre scontrate con interessi molto forti, quali ad esempio quelle del colosso mondiale Monsanto, principale produttore e distributore mondiale di sementi OGM, che proprio grazie alle sementi geneticamente modificate mantiene la sua posizione di assoluto monopolio in molti settori della agricoltura, e non sono mai giunte ad approvazione.

La dichiarazione della FDA arriva con due anni di ritardo, dopo lungo dibattito che non aveva fino adora portato ad una dichiarazione comune dei funzionari federali su questo che è, di fatto, il primo gradino della messa in commercio del pesce transgenico.

Giulia Orlando
14 gennaio 2013