Dinosauri ornitischi: due nuove specie entrano ora nel gruppo

Scritto da:
Leonardo Debbia
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Unescoceratops koppelhusae
Unescoceratops koppelhusae (in alto) e Gryphoceratops morrisoni (a destra), i nuovi dinosauri scoperti nella provincia di Alberta, Canada.

Una equipe di paleontologi, guidata da Michael Ryan, curatore di paleontologia dei vertebrati al “Cleveland Museum” di Scienze Naturali dell’Ohio, esaminando alcuni resti fossili raccolti parecchi anni fa nella provincia di Alberta, Canada, ha individuato e dato il nome a due nuove specie di dinosauri. Dopo anni di attesa, la loro posizione tassonomica è stata così finalmente stabilita.

Le due specie sono state chiamate rispettivamente Unescoceratops koppelhusae e Gryphoceratops morrisoni e riconosciute appartenenti ad una Famiglia di dinosauri ornitischi, i Leptoceratopsidi.

Provvisti di corna, questi piccoli erbivori vissero fianco a fianco dei loro mastodontici parenti, come il Triceratopo, nel tardo Cretaceo del Nord America, tra i 75 e gli 83 milioni di anni fa. Lo studio di queste specie è stato pubblicato sulla rivista Cretaceous Research nel gennaio scorso.

Gryphoceratops morrisoni
Gryphoceratops morrisoni

“Questi esemplari vengono a colmare un’importante lacuna nella storia evolutiva dei dinosauri con le corna di piccola taglia, cui manca il grosso corno e i fronzoli caratteristici dei Triceratopi del Nord America”, afferma Michael Ryan, principale autore della ricerca.

Ricostruzione di Triceratopo, della Famiglia dei Ceratopsidi, “cugino” più grande (lunghezza 9 metri) dei nuovi Leptoceratopsidi.

“Sebbene i dinosauri con le corna siano originari dell’Asia” – continua Ryan – “ le nostre osservazioni ci inducono a supporre che i Leptoceratopsidi si siano diffusi nel Nord America e qui si siano diversificati proprio a partire dal Gryphoceratops, che è la prima specie del gruppo ad essere documentata in questo continente”.Per questa specie, come si è detto, è stato scelto il nome scientifico di Gryphoceratops morrisoni.

Il genere (Gryceratops) prende il nome dal grifone, figura mitologica dal corpo di leone e il becco d’aquila, in riferimento al becco dell’animale; mentre il nome della specie (morrisoni) deriva da Ian Morrison, tecnico del Royal Ontario Museum, che si occupò di rimettere in connessione le ossa. I frammenti di mascella inferiore destra del Gryphoceratops erano stati scoperti nel 1950 da Levi Sternberg, mentre lavorava per il Royal Ontario Museum di Alberta. Nel fossile rinvenuto la forma della mandibola appare più corta e più spessa rispetto agli altri Leptoceratopsidi. I ricercatori ritengono che si tratti di un esemplare adulto, il che significa che Gryphoceratops morrisoni non cresceva più di 50 cm di lunghezza. Sarebbe quindi il più piccolo esemplare ritrovato nel Nord America, dove visse 83 milioni di anni fa, e uno dei più piccoli in tutto il mondo. Dell’altra specie individuata, Unescoceratops koppelhusae, fu scoperto un frammento di mandibola sinistra nel 1995 da Philip Currie, professore dell’Università di Alberta, nel “Dinosaur Provincial Park”, in Canada, un sito appartenente all’UNESCO.

Descritto per la prima volta nel 1998 da Michael Ryan e Philip Currie, originariamente il dinosauro era stato catalogato come Leptoceratops. In seguito lo stesso Ryan e David Evans, curatore associato di paleontologia dei vertebrati del Royal Ontario Museum e professore dell’Università di Toronto, sulla base di ulteriori studi, ritennero che questo esemplare costituisse invece un nuovo genere e una nuova specie a sé stanti.
Il nome del genere è stato dato in onore della UNESCO World Heritage Site, il luogo dove era stato rinvenuto il fossile, congiunto poi al termine greco “ceratops” che significa “faccia di corno”.
La specie prende invece il nome da Eva Koppelhus, palinologa dell’Università di Alberta e moglie di Currie.

Di questa specie, che visse approssimativamente 75 milioni di anni fa, sappiamo che misurava da uno a due metri di lunghezza e pesava meno di 91 chilogrammi. Aveva un collare corto, provvisto di una piccola frangia che si estendeva dietro la testa, ma non aveva ornamenti sul cranio. Era dotato di un becco simile a quello di un pappagallo e, rispetto agli altri Leptoceratopsidi, aveva denti più bassi e più rotondi e inoltre gli mancava il corno caratteristico degli altri appartenenti alla Famiglia.

La mascella, a forma di ascia, aveva una porzione distinta di osso, sporgente al di sotto della mascella stessa come un piccolo mento.
David Evans asserisce che “I piccoli corpi di questi dinosauri sono in genere scarsamente rappresentati nella documentazione fossile perché si conservano in modo frammentario, come questi nuovi Leptoceratopsidi, che però possono darci un grande contributo per conoscere l’ecologia e l’evoluzione dei dinosauri”.

Leonardo Debbia