Laghi in Himalaya. Pericolo di gravi alluvioni

Scritto da:
Leonardo Debbia
Durata:
1 minuto
Veduta aerea dell’area himalayana interessata
Veduta aerea dell’area himalayana interessata

Sull’Himalaya c’è un lago a rischio esondazione. E non è l’unico, purtroppo.

Il lago si è formato nella parte meridionale del ghiacciaio Lhonak, un ghiacciaio che scende fra le cime del Sikkim, lo Stato indiano situato tra il Nepal a ovest e il Bhutan a est, lungo la valle omonima dove vivono popolazioni dedite soprattutto all’allevamento degli yak.

Le osservazioni effettuate dai satelliti rivelano che il lago è situato a 7000 metri di quota ed è di dimensioni notevoli (circa 620 metri di lunghezza e una profondità media di 20 metri).

Se gli argini naturali, costituiti da detriti e terreni non compattati, dovessero rompersi, circa 20 miliardi di litri d’acqua potrebbero riversarsi nelle vallate sottostanti; con quali conseguenze, si può ben immaginare.

Il lago, al momento, costituisce una minaccia gravissima, una vera e propria spada di Damocle sospesa sulle popolazioni delle valli sottostanti.

Sulla rivista Current Science sono stati pubblicati i risultati delle osservazioni compiute dal National remoting sensing center di Hydebarad, che ha analizzato le immagini satellitari della zona: si è parlato di situazione ad “alto rischio”, che si sia prossimi alla fuoruscita delle acque dal lago, anche se non sono stati definiti i tempi.

Applicando modelli probabilistici sulla eventualità di una rottura dei margini in rapporto alla portata massima del lago, gli studiosi hanno stimato che le probabilità che questa avvenga sia del 42%, un rischio veramente alto.

La stampa indiana sta di fatto sollecitando le autorità governative competenti perché sia scongiurato il gravissimo disastro idrogeologico con opportuni interventi di contenimento della massa d’acqua.

Himalaya. Lago glaciale d’alta quota.
Himalaya. Lago glaciale d’alta quota.

Il fenomeno è continuamente tenuto d’occhio dai satelliti, ma il pericolo incombe.

Dagli anni ’50 del secolo scorso, dopo le osservazioni fatte sul posto dalle spedizioni dei grandi esploratori dell’epoca, iniziate nel 1953, è stato constatato che il grande ghiacciaio dell’Everest – uno per tutti – si è ritirato di ben 5 chilometri ed è stato calcolato che, considerando tutta la catena himalayana, la ritirata dei ghiacciai abbia un valore medio annuo di 10 metri.

Il riscaldamento globale e l’effetto serra stanno incrementando la formazione di decine di laghi d’alta quota come quello del ghiacciao Lhonac.

Dallo scioglimento dei 3300 ghiacciai posti sul solo versante nepalese, si sono formati ben 2300 laghi, pozzanghere glaciali di media o piccola ampiezza ma di una potenziale pericolosità per le alluvioni cui potrebbero dar luogo, tenuto anche conto di quelle già avvenute e che hanno provocato non solo disastri al territorio, ma anche vittime.

Leonardo Debbia
17 febbraio 2013