Europa sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici

Scritto da:
Morena Lolli
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E’ stato da pochi giorni pubblicato il rapporto annuale della Comunità Europea sul cambiamento climatico e sugli impatti, anche economici, di tale cambiamento.

Tramite l’Agenzia Europea per l’Ambiente, l’UE mette a punto strumenti e strategie per fronteggiare gli effetti sempre più evidenti. Secondo il rapporto, in Europa è stato osservato un aumento delle temperature medie, accompagnato da un calo delle precipitazioni nelle regioni meridionali ed un aumento delle stesse nelle regioni dell’Europa settentrionale.

Numerosi ghiacciai europei si stanno sciogliendo, si stanno sciogliendo i ghiacci dell’Artico, è intaccata la crosta di ghiaccio della Groenlandia, sono in diminuzione le superfici che presentano neve perenne e si rileva un sensibile riscaldamento del permafrost.

Le cause del surriscaldamento sono tuttora oggetto di studio, ma è innegabile che le emissioni prodotte da molte attività umane ne siano una concausa, come innegabile è il fatto che tali emissioni provochi una accelerazione del processo di riscaldamento globale.

In Europa, le conseguenze sulla popolazione sono evidenti: un aumento dei disastri ambientali dovuti allo squilibrio nelle precipitazioni portano alluvioni sempre più frequenti e violenti nelle zone settentrionali e siccità nelle zone meridionali.

Nel rapporto si valutano sia ii fattori positivi del riscaldamento atmosferico, in primis la minor necessità di ricorrere al riscaldamento che, oltre al risparmio economico, contribuisce alla limitazione delle emissioni dannose, sia i fattori negativi sia sulla popolazione, sono in aumento le fasce deboli che risentono anche gravemente delle alte temperature, sia sulla agricoltura.

Il riscaldamento, da un lato favorisce un risparmi energetico nelle stagioni invernali, dall’atro obbliga ad una gestione dei periodi caldi sempre più gravosa, rendendo sempre più necessaria la climatizzazione, specie in ambienti a rischio come ospedali o strutture sanitarie.

Per l’inizio del 2013, si attende la messa a punto definitiva della strategia che verrà adottata dall’Unione Europea per far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico, strategia cui saranno tutti chiamati a concorrere, in un’ottica di riduzione globale delle emissioni.

Morena Lolli
26 novembre 2012