Le Nepenthaceae – piante carnivore paleotropicali – e i potenziali effetti dei cambiamenti climatici

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Redazione
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La famiglia monotipica (con un solo rappresentante gerarchicamente inferiore) paleotropicale delle Nepenthaceae è la più grande famiglia di piante carnivore e comprende circa 140 specie. Le Nepentacee hanno un’ampia estensione geografica attraverso i Paleotropici, dal Madagascar attraverso l’Asia Sud-Orientale, fino alla Nuova Caledonia; il cuore della diversità comprende le isole di Borneo, Sumatra e le Filippine.

I nutrienti provenienti dalle prede catturate vengono utilizzati da queste piante per integrare quelli prelevati dai substrati che ne sono poveri. La foglia ha la parte basale laminare, adatta all’assimilazione, cui segue un tratto intermedio simile a un picciolo, che serve da viticcio, e infine la parte distale foggiata a urna il cui margine superiore, ingrossato e obliquo verso l’interno, è liscio. Gli insetti che vi si posano, attratti dal nettare, scivolano precipitando nel liquido acquoso raccolto nell’urna, secreto dalle pareti di questa; le parti molli delle prede sono digerite dagli enzimi proteolitici presenti nel liquido suddetto e assimilate dalla pianta.

Nepenthes villosa (wikimedia)

Il genere Nepenthes (unico genere di questa famiglia) è caratterizzato da un endemismo stretto. La maggior parte delle specie rientrano in due raggruppamenti piuttosto ampi, definiti in gran parte dalle loro distribuzioni altitudinali: le specie “di altopiano” sono limitate ad habitat montani più freddi, di solito superiori a 1100 m s.l.m., e possono occupare una sola vetta o estendersi su un piccolo numero di cime all’interno di una singola catena; mentre le specie cosiddette “di pianura” si estendono in habitat che vanno da 0 m a circa 1100 m sul livello del mare (s.l.m.).

Data la nota vulnerabilità dei taxa degli altopiani tropicali agli effetti del cambiamento climatico, è stato recentemente condotto uno studio proprio al fine di confrontare le possibili conseguenze di tali effetti sull’estensione di habitat climaticamente idonei a due specie di Nepentacee, una di altopiano e una di pianura (rispettivamente Nepenthes tentaculata e N. rafflesiana), dell’isola del Borneo. Si prevede, infatti, che i cambiamenti climatici antropogenici potranno avere effetti profondi sulla distribuzione delle specie nei prossimi decenni.

Questa la domanda che si sono posti gli studiosi: Come prevedere se il cambiamento climatico a base antropogenica potrà influenzare le aree di habitat climaticamente idoneo per le due specie esaminate?”

Ecco la risposta: il team di scienziati, utilizzando un software di modellazione ecologica e prendendo in considerazione diciannove variabili bioclimatiche, ha ottenuto, per ciascuna delle due specie, modelli di idoneità dell’habitat sull’isola del Borneo. Ognuno dei modelli acquisiti è stato poi proiettato sulle superfici climatiche digitali del 2020, 2050 e 2080 che rappresentano i trend climatici previsti su singoli periodi di durata trentennale.

In base ai risultati della ricerca si prevede un aumento dell’area di habitat climaticamente adeguato per la specie di pianura N. rafflesiana entro il 2100; al contrario, per la specie dell’altopiano N. tentaculata sarebbe prevista, nello stesso periodo di tempo, una significativa perdita di habitat climaticamente idoneo. Una prospettiva piuttosto debole sarebbe attesa anche per diverse altre specie montane del genere Nepenthes provenienti dalle montagne più alte del Borneo, come N. lowii, N. rajah, N. villosa e N.macrophylla.

Quali le possibili azioni future di tutela? 

Le strategie pratiche di mitigazione da prendere in considerazione secondo gli studiosi sarebbero principalmente tre:

  1. Raccolta di semi di specie vulnerabili per lo stoccaggio a lungo termine nelle banche del germoplasma;
  2. Migrazione assistita di semi o piantine di specie altamente vulnerabili;
  3. Costituzione di metapopolazioni (una metapopolazione è un insieme di popolazioni locali che interagiscono all’interno di un’area più estesa o di una regione) che includano zone di habitat idoneo non attualmente abitate dalla specie bersaglio.

Sebbene lo studio proposto utilizzi specie del Borneo, è importante evidenziare che i risultati sono applicabili a specie Nepenthes endemiche di zone montuose in tutta la vasta area geografica occupata dalle Nepenthaceae.

Angela Chimienti

 

Bibliografia e sitografia:

Gray, L.K., Clarke, C., Wint, G.W., Moran, J.A. (2017) Potential effects of climate change on members of the Palaeotropical pitcher plant family Nepenthaceae. PLoS ONE, 12(8): e0183132. doi.org/10.1371/journal.pone.0183132.
Smith, TM. Smith, RL. (2007). Elementi di ecologia. Milano, Italia: Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A.
treccani.it/enciclopedia/nepentacee/
treccani.it/enciclopedia/monotipico/